La questione della strategia di politica dello sviluppo del Mezzogiorno è ovviamente centrale per questo volume. Come abbiamo discusso nell’Introduzione, l’illusione che essa si potesse risolvere magicamente con l’adesione a formule ideologiche vaghe è tramontata da tempo, pur alimentata ancora dalla pubblicistica. Il Mezzogiorno abbandonato a sé stesso ha prodotto una nemesi nella quale gruppi di interesse e paralisi amministrativa hanno bloccato il processo di convergenza avviato con l’intervento straordinario. In questo saggio raccoglieremo parte dell’evidenza accumulata nei capitoli precedenti per discutere di un approccio alla politica per «fattori di sviluppo» e di alcuni interventi specifici che dovranno essere al centro delle strategie future. Abbiamo visto come di fatto il Mezzogiorno, una regione che comunque non è stata nei decenni passati al centro della geografia economica europea, soffra di un gap infrastrutturale, di istruzione, di un problema di finanziamento delle imprese, di esternalità negative che si ripercuotono sull’investimento privato, di solidità del sistema delle imprese; e che tutti questi problemi sono collegati da un problema di qualità dell’Amministrazione, di classi dirigenti estrattive e di conseguenza di scarso capitale sociale. In passato, si è pensato di risolvere il problema affidando sempre più responsabilità ai livelli decentrati di governo e di amministazione

Investimenti, disintermediazione, capacità: come superare la retorica delle politiche per il Mezzogiorno

Giuseppe Coco
2020-01-01

Abstract

La questione della strategia di politica dello sviluppo del Mezzogiorno è ovviamente centrale per questo volume. Come abbiamo discusso nell’Introduzione, l’illusione che essa si potesse risolvere magicamente con l’adesione a formule ideologiche vaghe è tramontata da tempo, pur alimentata ancora dalla pubblicistica. Il Mezzogiorno abbandonato a sé stesso ha prodotto una nemesi nella quale gruppi di interesse e paralisi amministrativa hanno bloccato il processo di convergenza avviato con l’intervento straordinario. In questo saggio raccoglieremo parte dell’evidenza accumulata nei capitoli precedenti per discutere di un approccio alla politica per «fattori di sviluppo» e di alcuni interventi specifici che dovranno essere al centro delle strategie future. Abbiamo visto come di fatto il Mezzogiorno, una regione che comunque non è stata nei decenni passati al centro della geografia economica europea, soffra di un gap infrastrutturale, di istruzione, di un problema di finanziamento delle imprese, di esternalità negative che si ripercuotono sull’investimento privato, di solidità del sistema delle imprese; e che tutti questi problemi sono collegati da un problema di qualità dell’Amministrazione, di classi dirigenti estrattive e di conseguenza di scarso capitale sociale. In passato, si è pensato di risolvere il problema affidando sempre più responsabilità ai livelli decentrati di governo e di amministazione
2020
978-88-15-28576-8
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