Negli ultimi anni è venuta emergendo, con sempre maggiore evidenza, una policy nazionale e territoriale in grado di delineare un nuovo modello di intervento pubblico nel Mezzogiorno. Questa impostazione ha rappresentato un modo non solo per affrontare la crisi economica, che ha colpito molto più duramente la parte più debole del Paese, ma per costruire un’alternativa possibile, indirizzata verso lo sviluppo, alle politiche restrittive che hanno costretto l’Europa a una pesante recessione, sottovalutando il carattere strutturale della perturbazione e collocandosi nel filone del Washington Consensus1. Come ha indicato Dani Rodrik, a questo proposito: “Qualunque sia l’appellativo prescelto, tale sistema di pensiero era una combinazione di ottimismo eccessivo circa i risultati che i mercati potevano ottenere senza interventi dall’esterno, e una visione assai deprimente della capacità dei governi di intervenire seguendo procedure socialmente auspicabili”2. La riscoperta del ruolo dell’intervento pubblico, tuttavia, non ha significato il ritorno a un impianto di tipo statalista, ma una efficace combinazione di Stato e mercato, che ha posto al 1 Cfr. J. Williamson, What Washington Means by Policy Reform, in AA.VV., Latin American Adjustment: How Much Has Happened?, a cura di J. Williamson, Institute for International Economics, Washington 1990, https://piie.com/commentary/ speeches-papers/what-washington-means-policy-reform; Id., A Short History of the Washington Consensus, in Fundación CIDOB, Conference From the Washington Consensus towards a new Global Governance, Barcelona, 24-25 settembre, 2004, http:// citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.145.3639&rep=rep1&type= pdf. 2 D. Rodrik, La globalizzazione intelligente, Laterza, Roma-Bari 2011, pp. 86- 7. © EDITORI LATERZA 2018 copia non cedibile per I CURATORI E GLI AUTORI - - 178 centro degli obiettivi di strategia industriale la funzione dell’impresa, come soggetto storico e fondamentale istituzione del mondo contemporaneo. L’approccio innovativo perseguito attraverso una politica imperniata sui fattori di sviluppo e non sui tradizionali sostegni ai settori produttivi, ha consentito di mettere in primo piano il tema della competitività e della crescita del sistema economico, specie nelle aree in ritardo, evitando ogni intermediazione impropria e guardando all’impresa come motore della ripresa
Per un nuovo modello di intervento pubblico nel Mezzogiorno
Giuseppe Coco;Amedeo Lepore
2018-01-01
Abstract
Negli ultimi anni è venuta emergendo, con sempre maggiore evidenza, una policy nazionale e territoriale in grado di delineare un nuovo modello di intervento pubblico nel Mezzogiorno. Questa impostazione ha rappresentato un modo non solo per affrontare la crisi economica, che ha colpito molto più duramente la parte più debole del Paese, ma per costruire un’alternativa possibile, indirizzata verso lo sviluppo, alle politiche restrittive che hanno costretto l’Europa a una pesante recessione, sottovalutando il carattere strutturale della perturbazione e collocandosi nel filone del Washington Consensus1. Come ha indicato Dani Rodrik, a questo proposito: “Qualunque sia l’appellativo prescelto, tale sistema di pensiero era una combinazione di ottimismo eccessivo circa i risultati che i mercati potevano ottenere senza interventi dall’esterno, e una visione assai deprimente della capacità dei governi di intervenire seguendo procedure socialmente auspicabili”2. La riscoperta del ruolo dell’intervento pubblico, tuttavia, non ha significato il ritorno a un impianto di tipo statalista, ma una efficace combinazione di Stato e mercato, che ha posto al 1 Cfr. J. Williamson, What Washington Means by Policy Reform, in AA.VV., Latin American Adjustment: How Much Has Happened?, a cura di J. Williamson, Institute for International Economics, Washington 1990, https://piie.com/commentary/ speeches-papers/what-washington-means-policy-reform; Id., A Short History of the Washington Consensus, in Fundación CIDOB, Conference From the Washington Consensus towards a new Global Governance, Barcelona, 24-25 settembre, 2004, http:// citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.145.3639&rep=rep1&type= pdf. 2 D. Rodrik, La globalizzazione intelligente, Laterza, Roma-Bari 2011, pp. 86- 7. © EDITORI LATERZA 2018 copia non cedibile per I CURATORI E GLI AUTORI - - 178 centro degli obiettivi di strategia industriale la funzione dell’impresa, come soggetto storico e fondamentale istituzione del mondo contemporaneo. L’approccio innovativo perseguito attraverso una politica imperniata sui fattori di sviluppo e non sui tradizionali sostegni ai settori produttivi, ha consentito di mettere in primo piano il tema della competitività e della crescita del sistema economico, specie nelle aree in ritardo, evitando ogni intermediazione impropria e guardando all’impresa come motore della ripresaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.