L’uso del termine public utilities o dell’equivalente italiano ‘servizi di pubblica utilità’ è entrato di prepotenza nel vocabolario quotidiano non solo degli addetti ai lavori ma anche della gente comune. Ciò nonostante una definizione rigorosa del perimetro dei servizi di pubblica utilità e/o delle caratteristiche in base alle quali possiamo definire un certo settore un servizio di pubblica utilità manca. Uno degli errori più frequenti e grossolani in cui si incorre nel definire i servizi di pubblica utilità è quello di attribuire loro caratteristiche in qualche modo assimilabili a quelle dei beni pubblici. Niente è ovviamente più lontano dal vero: nessuno dei servizi di pubblica utilità possiede caratteristiche di non-rivalità o nonescludibilità in misura significativa. L’uso dell’aggettivo ‘pubblico’ sembra quindi discendere piuttosto dal fatto che storicamente nelle società industriali questi servizi sono stati a vario titolo oggetto di attenzione da parte dei poteri pubblici, quando non siano stati prodotti direttamente dai poteri pubblici stessi. La domanda che quindi consegue naturalmente e che sarà l’oggetto centrale della prima parte di questo capitolo è: perché i poteri pubblici intervengono così spesso in questi settori? E in subordine ci chiederemo se l’intervento in questi settori sia sempre e comunque giustificabile
Servizi di pubblica utilità
Giuseppe Coco
2018-01-01
Abstract
L’uso del termine public utilities o dell’equivalente italiano ‘servizi di pubblica utilità’ è entrato di prepotenza nel vocabolario quotidiano non solo degli addetti ai lavori ma anche della gente comune. Ciò nonostante una definizione rigorosa del perimetro dei servizi di pubblica utilità e/o delle caratteristiche in base alle quali possiamo definire un certo settore un servizio di pubblica utilità manca. Uno degli errori più frequenti e grossolani in cui si incorre nel definire i servizi di pubblica utilità è quello di attribuire loro caratteristiche in qualche modo assimilabili a quelle dei beni pubblici. Niente è ovviamente più lontano dal vero: nessuno dei servizi di pubblica utilità possiede caratteristiche di non-rivalità o nonescludibilità in misura significativa. L’uso dell’aggettivo ‘pubblico’ sembra quindi discendere piuttosto dal fatto che storicamente nelle società industriali questi servizi sono stati a vario titolo oggetto di attenzione da parte dei poteri pubblici, quando non siano stati prodotti direttamente dai poteri pubblici stessi. La domanda che quindi consegue naturalmente e che sarà l’oggetto centrale della prima parte di questo capitolo è: perché i poteri pubblici intervengono così spesso in questi settori? E in subordine ci chiederemo se l’intervento in questi settori sia sempre e comunque giustificabileI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.