Il fenomeno corruttivo ha assunto in Italia dimensioni allarmanti, tanto da collocarci in fondo alle classifiche sulla trasparenza e la correttezza. Il diritto tributario può fornire un contributo utile a scoraggiare e reprimere i fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione. Sotto tale punto di vista il contributo evidenzia che, di fronte a fenomeni di tipo corruttivo, il diritto fiscale sembra addirittura abbandonare la sua prioritaria funzione di reperimento di risorse da destinare alla spesa pubblica, per assolvere - alle condizioni e nei limiti dettati dalle norme - ad una funzione quasi sanzionatoria/repressiva. L’indagine è stata sviluppata sotto tre diverse prospettive auto-nome, ma tra loro intimamente correlate: il primo profilo si caratterizza per riconoscere nell'illecito tributario il marker di un illecito di altro genere ancor più grave e pericoloso. La seconda prospettiva, altrettanto particolarmente interessante, concerne la tendenza nell'ordinamento di contrastare fattispecie criminali di particolare rilievo attraverso la sanzione degli illeciti tributari, normalmente ritenuti meno pericolosi socialmente, travalicando l’originaria finalità di tutelare il corretto adempimento della normativa tributaria in favore del presidio di una legalità a più ampio raggio. La terza prospettiva di indagine verte sulla possibilità di trasferire nel campo della Compliance Anticorruzione i modelli di analisi, i metodi di indagine e le esperienze che si sono consolidate in materia tributaria, in una sorta di best practise utile a contenere e prevenire fenomeni corruttivi

Problematiche fiscali dei fenomeni corruttivi

Nicola FORTUNATO
2024-01-01

Abstract

Il fenomeno corruttivo ha assunto in Italia dimensioni allarmanti, tanto da collocarci in fondo alle classifiche sulla trasparenza e la correttezza. Il diritto tributario può fornire un contributo utile a scoraggiare e reprimere i fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione. Sotto tale punto di vista il contributo evidenzia che, di fronte a fenomeni di tipo corruttivo, il diritto fiscale sembra addirittura abbandonare la sua prioritaria funzione di reperimento di risorse da destinare alla spesa pubblica, per assolvere - alle condizioni e nei limiti dettati dalle norme - ad una funzione quasi sanzionatoria/repressiva. L’indagine è stata sviluppata sotto tre diverse prospettive auto-nome, ma tra loro intimamente correlate: il primo profilo si caratterizza per riconoscere nell'illecito tributario il marker di un illecito di altro genere ancor più grave e pericoloso. La seconda prospettiva, altrettanto particolarmente interessante, concerne la tendenza nell'ordinamento di contrastare fattispecie criminali di particolare rilievo attraverso la sanzione degli illeciti tributari, normalmente ritenuti meno pericolosi socialmente, travalicando l’originaria finalità di tutelare il corretto adempimento della normativa tributaria in favore del presidio di una legalità a più ampio raggio. La terza prospettiva di indagine verte sulla possibilità di trasferire nel campo della Compliance Anticorruzione i modelli di analisi, i metodi di indagine e le esperienze che si sono consolidate in materia tributaria, in una sorta di best practise utile a contenere e prevenire fenomeni corruttivi
2024
978-88-351-6090-8
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