The paper investigates the regulation of State aid in the context of environmental protection, highlighting how the legal-economic approach to public intervention is structured within economic programming to promote competition and support companies on their path towards sustainability. It examines the “do no significant harm” criterion as a preventive tool to assess economic measures, alongside the role of State aid in the green transition, emphasizing their compatibility with environmental and competition objectives. The work focuses on the renewed public intervention in the environmental economy, stimulated by European Union directives and responses to the pandemic crisis, underlining the importance of economic programming and the need for a flexible and innovative approach in granting State aid. It also explores the implications of new regulations and guidelines on State aid for the environment, energy, and climate, with particular attention to the new Exemption Regulation by category and the transition towards a greener and more sustainable economy, emphasizing the importance of balancing environmental protection and promoting fair competition through a coordinated and solidarity approach at the European level.

Il saggio prende in esame la disciplina degli aiuti di Stato alle imprese per la tutela ambientale, evidenziando gli elementi della programmazione economica volti a promuovere la concorrenza e sostenere le imprese nel loro percorso verso la sostenibilità. Il contributo esamina, in particolare, il criterio del «non nuocere in modo significativo» quale strumento preventivo di valutazione delle misure economiche, accanto al ruolo degli aiuti di Stato nella transizione verde, sottolineandone la compatibilità con gli obiettivi ambientali e di tutela della concorrenza. Il lavoro si concentra sul rinnovato intervento pubblico nell’economia ambientale, stimolato dalla programmazione europea quale risposta alla crisi pandemica, sottolineando l’importanza della programmazione economica e la necessità di un approccio flessibile e innovativo nella concessione degli aiuti di Stato. Inoltre, il contributo esplora le implicazioni dei nuovi regolamenti e delle linee guida sugli aiuti di Stato (a carattere tecnico) per l’ambiente, l’energia e il clima, con particolare attenzione al nuovo Regolamento di esenzione per categoria e alla transizione verso un’economia più verde e sostenibile, sottolineando la rilevanza del bilanciamento tra la protezione dell’ambiente e la promozione della concorrenza attraverso un approccio coordinato e solidale.

Tutela ambientale e aiuti pubblici: spunti di riflessione

Alessandra Poliseno;Lorenzo Rodio Nico
2024-01-01

Abstract

The paper investigates the regulation of State aid in the context of environmental protection, highlighting how the legal-economic approach to public intervention is structured within economic programming to promote competition and support companies on their path towards sustainability. It examines the “do no significant harm” criterion as a preventive tool to assess economic measures, alongside the role of State aid in the green transition, emphasizing their compatibility with environmental and competition objectives. The work focuses on the renewed public intervention in the environmental economy, stimulated by European Union directives and responses to the pandemic crisis, underlining the importance of economic programming and the need for a flexible and innovative approach in granting State aid. It also explores the implications of new regulations and guidelines on State aid for the environment, energy, and climate, with particular attention to the new Exemption Regulation by category and the transition towards a greener and more sustainable economy, emphasizing the importance of balancing environmental protection and promoting fair competition through a coordinated and solidarity approach at the European level.
2024
Il saggio prende in esame la disciplina degli aiuti di Stato alle imprese per la tutela ambientale, evidenziando gli elementi della programmazione economica volti a promuovere la concorrenza e sostenere le imprese nel loro percorso verso la sostenibilità. Il contributo esamina, in particolare, il criterio del «non nuocere in modo significativo» quale strumento preventivo di valutazione delle misure economiche, accanto al ruolo degli aiuti di Stato nella transizione verde, sottolineandone la compatibilità con gli obiettivi ambientali e di tutela della concorrenza. Il lavoro si concentra sul rinnovato intervento pubblico nell’economia ambientale, stimolato dalla programmazione europea quale risposta alla crisi pandemica, sottolineando l’importanza della programmazione economica e la necessità di un approccio flessibile e innovativo nella concessione degli aiuti di Stato. Inoltre, il contributo esplora le implicazioni dei nuovi regolamenti e delle linee guida sugli aiuti di Stato (a carattere tecnico) per l’ambiente, l’energia e il clima, con particolare attenzione al nuovo Regolamento di esenzione per categoria e alla transizione verso un’economia più verde e sostenibile, sottolineando la rilevanza del bilanciamento tra la protezione dell’ambiente e la promozione della concorrenza attraverso un approccio coordinato e solidale.
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