Examining the modus operandi that distinguishes modal donations reveals some aspects that are at least compatible with the characteristics of contracts with reciprocal performances, i.e., contracts with mutual and competing interests. This has tangible and significant implications: starting with the adequate respect for the parties’ will in evaluating the severity of non-compliance capable of triggering termination, which may not always be subject to judicial scrutiny. It leads to a concrete assessment of the actual functionality of the contract, also allowing, thanks to the ‘compensatory scheme’, for a balanced relationship between the donor and the donee. This not only permits termination due to the donor’s non-compliance at the request of the former but also termination due to excessive burden and termination due to unforeseen impossibility of the modal performance at the request of the latter. Additionally, the latter might have the option to invoke other remedies for the donor’s non-compliance, such as the exception referred to in Article 1460 of the Civil Code.

Ravvisare nel modus, che contraddistingue le donazioni modali, aspetti quantomeno compatibili con le caratteristiche dei contratti a prestazioni corrispettive, aventi cioè interessi reciproci e concorrenti, comporta dei riflessi concreti e assai significativi: a cominciare dall’adeguato rispetto della volontà dei contraenti nella valutazione della gravità dell’inadempimento idoneo a provocare la risoluzione, che cosí non sempre sarebbe sottoposto al sindacato del giudice, sino a dar luogo ad una valutazione concreta della effettiva funzionalità del contratto, ammettendo altresí, grazie allo ‘schema corrispettivo’, in funzione di un equilibrato rapporto tra donante e donatario, oltre alla risoluzione per inadempimento dell’onere ad istanza del primo, anche la risoluzione per eccessiva onerosità e la risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione modale, ad istanza del secondo e forse l’esperibilità da parte di quest’ultimo pure di altri rimedi per l’inadempimento del donante, come ad esempio, l’eccezione di cui all’art. 1460 c.c.

La donazione modale tra gratuità e onerosità. Spunti di riflessione

Maria Elena, Quadrato
2023-01-01

Abstract

Examining the modus operandi that distinguishes modal donations reveals some aspects that are at least compatible with the characteristics of contracts with reciprocal performances, i.e., contracts with mutual and competing interests. This has tangible and significant implications: starting with the adequate respect for the parties’ will in evaluating the severity of non-compliance capable of triggering termination, which may not always be subject to judicial scrutiny. It leads to a concrete assessment of the actual functionality of the contract, also allowing, thanks to the ‘compensatory scheme’, for a balanced relationship between the donor and the donee. This not only permits termination due to the donor’s non-compliance at the request of the former but also termination due to excessive burden and termination due to unforeseen impossibility of the modal performance at the request of the latter. Additionally, the latter might have the option to invoke other remedies for the donor’s non-compliance, such as the exception referred to in Article 1460 of the Civil Code.
2023
Ravvisare nel modus, che contraddistingue le donazioni modali, aspetti quantomeno compatibili con le caratteristiche dei contratti a prestazioni corrispettive, aventi cioè interessi reciproci e concorrenti, comporta dei riflessi concreti e assai significativi: a cominciare dall’adeguato rispetto della volontà dei contraenti nella valutazione della gravità dell’inadempimento idoneo a provocare la risoluzione, che cosí non sempre sarebbe sottoposto al sindacato del giudice, sino a dar luogo ad una valutazione concreta della effettiva funzionalità del contratto, ammettendo altresí, grazie allo ‘schema corrispettivo’, in funzione di un equilibrato rapporto tra donante e donatario, oltre alla risoluzione per inadempimento dell’onere ad istanza del primo, anche la risoluzione per eccessiva onerosità e la risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione modale, ad istanza del secondo e forse l’esperibilità da parte di quest’ultimo pure di altri rimedi per l’inadempimento del donante, come ad esempio, l’eccezione di cui all’art. 1460 c.c.
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