Sotto questo profilo emerge che il Feindstrafrecht è complementare al diritto penale dell’amico (o diritto penale del privilegio). Entrambi sono degenerazioni del rapporto tra potere e diritto penale sul fronte dell’uguaglianza ( ). Il diritto penale del nemico e il diritto penale dell’amico incarnano l’espressione del potere che si fa nemico del diritto penale. Come il diritto penale del nemico, il diritto penale dell’amico, spesso dietro la facciata delle istanze garantistiche e di civiltà giuridica, è lo strumento di un potere che lotta contro l’uguaglianza, forte con i «portoricani» ( ), soave nei confronti dei «gentiluomini» di turno. Il diritto penale del nemico perverte il diritto penale facendo evaporare i diritti; il diritto penale dell’amico realizza lo stesso effetto disegnando una frammentarietà arbitraria; nell’uno e nell’altro modo, entrambi erodono l’uguaglianza. Il primo introduce nel sistema il principio della tirannia; il secondo una tirannia dei principi; l’uno profila una caricatura della democrazia, l’altro una caricatura del garantismo; entrambi delegittimano il diritto penale, perché il primo alimenta un «antigarantismo populista» ( ), il secondo lo rafforza ricoprendo il garantismo con il manto odioso del privilegio.

Diritto penale del nemico, diritto penale dell’amico, nemici del diritto penale. Para los amigos, todo; para los delincuentes, la ley; para los enemigos, nada (Anche in Delitto politico e diritto penale del nemico, Bologna, Monduzzi Editore, 2007, pp. 251-264, ISBN 9-788832-361001; tradotto in tedesco LOSAPPIO G (2009). FEINDSTRAFRECHT, FREUNDSTRAFRECHT, FEINDE DES STRAFRECHTS. In: VORMBAUM T.. Kritik Des Feindstrafrechts. p. 127-139, BERLIN:LIT VERLAG, ISBN: 9783643104380)

LOSAPPIO, Giuseppe
2007-01-01

Abstract

Sotto questo profilo emerge che il Feindstrafrecht è complementare al diritto penale dell’amico (o diritto penale del privilegio). Entrambi sono degenerazioni del rapporto tra potere e diritto penale sul fronte dell’uguaglianza ( ). Il diritto penale del nemico e il diritto penale dell’amico incarnano l’espressione del potere che si fa nemico del diritto penale. Come il diritto penale del nemico, il diritto penale dell’amico, spesso dietro la facciata delle istanze garantistiche e di civiltà giuridica, è lo strumento di un potere che lotta contro l’uguaglianza, forte con i «portoricani» ( ), soave nei confronti dei «gentiluomini» di turno. Il diritto penale del nemico perverte il diritto penale facendo evaporare i diritti; il diritto penale dell’amico realizza lo stesso effetto disegnando una frammentarietà arbitraria; nell’uno e nell’altro modo, entrambi erodono l’uguaglianza. Il primo introduce nel sistema il principio della tirannia; il secondo una tirannia dei principi; l’uno profila una caricatura della democrazia, l’altro una caricatura del garantismo; entrambi delegittimano il diritto penale, perché il primo alimenta un «antigarantismo populista» ( ), il secondo lo rafforza ricoprendo il garantismo con il manto odioso del privilegio.
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