L'intervento analizza alcune teorie politologiche che, poggiando sulla predizione della progressiva perdita di potere dello Stato-nazione, istituiscono una dicotomia tra i paesi "avanzati" (post-moderni, basati sull'apertura e l'interdipendenza) e paesi "arretrati" (moderni, dove vige ancora la ragion di stato e la politica della forza), per farne derivare la necessità di un nuovo ordine mondiale differenziale, assai simile a quello dell'epoca coloniale.L'intervento discute l'uso, all'interno di tali costruzioni, delle categorie antropologiche di cultura e identità, mettendone in evidenza le implicazioni politiche.

Colonialismo 2.0

SATTA G.
2004-01-01

Abstract

L'intervento analizza alcune teorie politologiche che, poggiando sulla predizione della progressiva perdita di potere dello Stato-nazione, istituiscono una dicotomia tra i paesi "avanzati" (post-moderni, basati sull'apertura e l'interdipendenza) e paesi "arretrati" (moderni, dove vige ancora la ragion di stato e la politica della forza), per farne derivare la necessità di un nuovo ordine mondiale differenziale, assai simile a quello dell'epoca coloniale.L'intervento discute l'uso, all'interno di tali costruzioni, delle categorie antropologiche di cultura e identità, mettendone in evidenza le implicazioni politiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/479022
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