Il contributo mette a fuoco la posizione filosofica di Roger Scruton sui diritti degli animali, inserendola all'interno di una "controstoria" che va dalle critiche idealistiche all'utilitarismo alla disputa tra Salt e Ritchie fino al moderno animalismo di Ryder e Singer. Scruton, pur riconoscendo una forma di dovere nei confronti della sofferenza animale reputa impossibile affermare che essi abbiano dei diritti da un punto di vista strettamente giusfilosofico. Per designare la sua posizione si propone di utilizzare il neologismo "specifismo", in contrapposizione al termine deteriore di "specismo".
Dallo specismo allo "specifismo". Controstoria dei diritti animali
Antonio Lombardi
2022-01-01
Abstract
Il contributo mette a fuoco la posizione filosofica di Roger Scruton sui diritti degli animali, inserendola all'interno di una "controstoria" che va dalle critiche idealistiche all'utilitarismo alla disputa tra Salt e Ritchie fino al moderno animalismo di Ryder e Singer. Scruton, pur riconoscendo una forma di dovere nei confronti della sofferenza animale reputa impossibile affermare che essi abbiano dei diritti da un punto di vista strettamente giusfilosofico. Per designare la sua posizione si propone di utilizzare il neologismo "specifismo", in contrapposizione al termine deteriore di "specismo".File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.