PREFAZIONE L’aggiornamento delle linee guida deve essere considerato un compito istituzionale delle società medicoscientifiche; solo attraverso l’adeguamento delle linee guida, alla luce degli studi recenti, è possibile garantire al medico il migliore e attuale percorso diagnostico-terapeutico da offrire al singolo paziente. L’utilizzo delle linee guida nella pratica clinica, riflettendo queste ultime l’opinione di esperti nei vari settori, dovrebbe garantire un approccio condiviso per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione di specifiche condizioni morbose. L’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC) aggiorna, con il presente documento, le precedenti linee guida all’impianto dei dispositivi elettronici cardiaci pubblicate nel 2006. Nell’edizione 2011, è stata fatta una completa e aggiornata revisione del testo, della bibliografia e delle raccomandazioni. Una revisione della precedente edizione era necessaria per molte ragioni: ■ importanti studi hanno aumentato la nostra conoscenza della storia naturale di bradi- e tachiaritmie che possono essere trattate in maniera ottimale con impianto di dispositivi; ■ in questi ultimi anni c’è stato un cambiamento sostanziale della terapia dello scompenso cardiaco che oggi comprende sempre più spesso terapia farmacologica e dispositivi; ■ l’implementazione tecnologica viene sempre più in aiuto nella gestione delle comorbilità e nel follow-up del paziente aritmico o affetto da scompenso cardiaco. In particolare, nel campo della terapia di resincronizzazione cardiaca, trattamento elettrico dello scompenso cardiaco con risultati talora sorprendenti, sono state implementate le indicazioni facendo seguito ai risultati dei recenti trial internazionali. È stato aggiunto un nuovo capitolo, dedicato all’utilizzo dei loop recorder, cioè dei registratori Holter impiantabili. Questi dispositivi sono particolarmente utili nelle sincopi ad eziologia indeterminata e nei pazienti con palpitazioni difficilmente documentabili con Holter tradizionali. Nelle nuove linee guida gli esperti pongono l’accento anche sugli attuali sistemi di monitoraggio remoto al fine di ottimizzare le risorse, minimizzare i follow-up ambulatoriali e di migliorare la compliance e la qualità di vita dei pazienti. I sistemi di telemonitoraggio permettono di visualizzare in ogni momento i dati attuali e pregressi dei dispositivi impiantati, rendendo possibile una rilevazione precoce di eventi aritmici o anomalie incipienti del sistema di stimolazione o defibrillazione cardiaca. Le raccomandazioni aggiornate dal gruppo di lavoro incaricato dall’AIAC rappresentano un documento importante affinché il medico possa svolgere una corretta pratica clinica. Ma occorre sottolineare che il supporto scientifico e le disponibilità terapeutiche offerte dalla linee guida non devono forzarlo nella scelta immobilizzandolo all’interno di schemi precostituiti. Le indicazioni riportate devono essere un suggerimento della strada da percorrere da applicare sulla base della propria esperienza e nella specificità del singolo caso che il medico si trova ad affrontare. Le raccomandazioni sono state elaborate riferendosi a un paziente standard ma devono essere interpretate e applicate tenendo in considerazione l’unicità del paziente, della sua malattia, delle condizioni familiari, lavorative ed ambientali. Come nell’edizione precedente la “mission” che l’AIAC ha voluto dare alle proprie linee guida è quella di mettere al centro della scena il singolo paziente affidando al medico la decisione del programma diagnostico-terapeutico. La speranza che si accompagna a queste linee guida è che il medico ne tragga il massimo supporto scientifico riducendo al minimo la possibilità di incorrere in errore, senza costringerlo in schemi troppo rigidi. L’AIAC si impegnerà affinché, dopo l’attuale pubblicazione, le linee guida vengano diffuse in tutto il territorio nazionale attraverso il sito web dell’Associazione, versioni tascabili, versioni digitali scaricabili, attraverso meeting e supportando la loro pubblicazione anche su riviste nazionali che raggiungano oltre ai soci AIAC anche tutti i cardiologi e gli internisti del territorio nazionale. Infine, per poter chiudere il cerchio, e cioè per essere certi che l’implementazione delle linee guida derivanti dalla ricerca clinica abbiano una ricaduta sulla pratica clinica e quindi sulla salute dei pazienti, l’AIAC si pone l’obiettivo di utilizzare speciali strumenti, quali i suoi registri, per verificarne la loro reale applicazione.

Linee guida AIAC all’impianto di pacemaker, dispositivi per la resincronizzazione cardiaca, defibrillatori automatici e loop recorder - update 2011

Stefano Favale;Vincenzo Ezio Santobuono;
2011-01-01

Abstract

PREFAZIONE L’aggiornamento delle linee guida deve essere considerato un compito istituzionale delle società medicoscientifiche; solo attraverso l’adeguamento delle linee guida, alla luce degli studi recenti, è possibile garantire al medico il migliore e attuale percorso diagnostico-terapeutico da offrire al singolo paziente. L’utilizzo delle linee guida nella pratica clinica, riflettendo queste ultime l’opinione di esperti nei vari settori, dovrebbe garantire un approccio condiviso per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione di specifiche condizioni morbose. L’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC) aggiorna, con il presente documento, le precedenti linee guida all’impianto dei dispositivi elettronici cardiaci pubblicate nel 2006. Nell’edizione 2011, è stata fatta una completa e aggiornata revisione del testo, della bibliografia e delle raccomandazioni. Una revisione della precedente edizione era necessaria per molte ragioni: ■ importanti studi hanno aumentato la nostra conoscenza della storia naturale di bradi- e tachiaritmie che possono essere trattate in maniera ottimale con impianto di dispositivi; ■ in questi ultimi anni c’è stato un cambiamento sostanziale della terapia dello scompenso cardiaco che oggi comprende sempre più spesso terapia farmacologica e dispositivi; ■ l’implementazione tecnologica viene sempre più in aiuto nella gestione delle comorbilità e nel follow-up del paziente aritmico o affetto da scompenso cardiaco. In particolare, nel campo della terapia di resincronizzazione cardiaca, trattamento elettrico dello scompenso cardiaco con risultati talora sorprendenti, sono state implementate le indicazioni facendo seguito ai risultati dei recenti trial internazionali. È stato aggiunto un nuovo capitolo, dedicato all’utilizzo dei loop recorder, cioè dei registratori Holter impiantabili. Questi dispositivi sono particolarmente utili nelle sincopi ad eziologia indeterminata e nei pazienti con palpitazioni difficilmente documentabili con Holter tradizionali. Nelle nuove linee guida gli esperti pongono l’accento anche sugli attuali sistemi di monitoraggio remoto al fine di ottimizzare le risorse, minimizzare i follow-up ambulatoriali e di migliorare la compliance e la qualità di vita dei pazienti. I sistemi di telemonitoraggio permettono di visualizzare in ogni momento i dati attuali e pregressi dei dispositivi impiantati, rendendo possibile una rilevazione precoce di eventi aritmici o anomalie incipienti del sistema di stimolazione o defibrillazione cardiaca. Le raccomandazioni aggiornate dal gruppo di lavoro incaricato dall’AIAC rappresentano un documento importante affinché il medico possa svolgere una corretta pratica clinica. Ma occorre sottolineare che il supporto scientifico e le disponibilità terapeutiche offerte dalla linee guida non devono forzarlo nella scelta immobilizzandolo all’interno di schemi precostituiti. Le indicazioni riportate devono essere un suggerimento della strada da percorrere da applicare sulla base della propria esperienza e nella specificità del singolo caso che il medico si trova ad affrontare. Le raccomandazioni sono state elaborate riferendosi a un paziente standard ma devono essere interpretate e applicate tenendo in considerazione l’unicità del paziente, della sua malattia, delle condizioni familiari, lavorative ed ambientali. Come nell’edizione precedente la “mission” che l’AIAC ha voluto dare alle proprie linee guida è quella di mettere al centro della scena il singolo paziente affidando al medico la decisione del programma diagnostico-terapeutico. La speranza che si accompagna a queste linee guida è che il medico ne tragga il massimo supporto scientifico riducendo al minimo la possibilità di incorrere in errore, senza costringerlo in schemi troppo rigidi. L’AIAC si impegnerà affinché, dopo l’attuale pubblicazione, le linee guida vengano diffuse in tutto il territorio nazionale attraverso il sito web dell’Associazione, versioni tascabili, versioni digitali scaricabili, attraverso meeting e supportando la loro pubblicazione anche su riviste nazionali che raggiungano oltre ai soci AIAC anche tutti i cardiologi e gli internisti del territorio nazionale. Infine, per poter chiudere il cerchio, e cioè per essere certi che l’implementazione delle linee guida derivanti dalla ricerca clinica abbiano una ricaduta sulla pratica clinica e quindi sulla salute dei pazienti, l’AIAC si pone l’obiettivo di utilizzare speciali strumenti, quali i suoi registri, per verificarne la loro reale applicazione.
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