Il contributo ha esplorato la capacità dei CSF di attivare resilienza e sperimentare innovazione nella riorganizzazione dei servizi. Attraverso una metodologia mista sono state esaminate le percezioni di 153 operatori e coordinatori impegnati in progettualità e interventi erogati nell’ambito di nove centri della città metropolitana di Bari. Complessivamente, la ricerca ha restituito l’idea di un servizio in movimento con slanci di innovazione e resilienza, che ha tentato di fronteggiare i bisogni amplificati delle famiglie ed in particolare: la povertà materiale, educativa e relazionale, la conflittualità familiare e il bisogno di supporto psico-sociale, l’isolamento sociale di persone sole e il rischio di dipendenza dalle tecnologie. Si rileva, tuttavia, la necessità di incrementare momenti formativi e di supervisione degli operatori e il bisogno di riorganizzare i rapporti con gli altri Enti territoriali, al fine di stimolare la capacità dell’organizzazione e dei social workers di attivare resilienza, e sperimentare nuove strategie comunicative (nuovi canali), relazionali (digital social work) e organizzative (aggiornamento delle competenze e nuove reti).
Il Centro Servizi per le Famiglie tra resilienza e innovazione: evidenze da una ricerca valutativa quali-quantitativa
Caterina Balenzano
2024-01-01
Abstract
Il contributo ha esplorato la capacità dei CSF di attivare resilienza e sperimentare innovazione nella riorganizzazione dei servizi. Attraverso una metodologia mista sono state esaminate le percezioni di 153 operatori e coordinatori impegnati in progettualità e interventi erogati nell’ambito di nove centri della città metropolitana di Bari. Complessivamente, la ricerca ha restituito l’idea di un servizio in movimento con slanci di innovazione e resilienza, che ha tentato di fronteggiare i bisogni amplificati delle famiglie ed in particolare: la povertà materiale, educativa e relazionale, la conflittualità familiare e il bisogno di supporto psico-sociale, l’isolamento sociale di persone sole e il rischio di dipendenza dalle tecnologie. Si rileva, tuttavia, la necessità di incrementare momenti formativi e di supervisione degli operatori e il bisogno di riorganizzare i rapporti con gli altri Enti territoriali, al fine di stimolare la capacità dell’organizzazione e dei social workers di attivare resilienza, e sperimentare nuove strategie comunicative (nuovi canali), relazionali (digital social work) e organizzative (aggiornamento delle competenze e nuove reti).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.