I saggi raccolti nel presente volume sono la rielaborazione, dopo un giusto tempo di “sedimentazione” scientifica, delle relazioni al convegno di studi, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (6 e 7 ottobre 2022), dal titolo «L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite tra partecipazione, rappresentanza e crimini di genere», convegno inserito, tra l’altro, nel «Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale» (Prin 2017): The Dark Side of the Law. When Discrimination, Exclusion and Oppression are by Law. La riflessione verte, da un lato, sui maggiori profili penalistici e processual-penalistici dell’uguaglianza/disuguaglianza di genere, in un’ottica essenzialmente post-moderna (Parte I, Diritto e processo di genere), dall’altro sugli aspetti politici di settore (Parte II, Politiche e strategie di genere) relativi alle scelte legislative e agli altri processi sociali che meglio si associano al progresso identitario femminile. L’ultradecennale esperienza mostra, infatti, come sia sempre alto il rischio che le disposizioni assumano semplicemente la natura di leggi-manifesto (diritto simbolico), anziché assicurare interventi realmente efficaci.
Partecipazione, rappresentanza e crimini di genere. L'obiettivo 5 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite
Antonio Incampo
;Maria Antonella Pasculli
2024-01-01
Abstract
I saggi raccolti nel presente volume sono la rielaborazione, dopo un giusto tempo di “sedimentazione” scientifica, delle relazioni al convegno di studi, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (6 e 7 ottobre 2022), dal titolo «L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite tra partecipazione, rappresentanza e crimini di genere», convegno inserito, tra l’altro, nel «Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale» (Prin 2017): The Dark Side of the Law. When Discrimination, Exclusion and Oppression are by Law. La riflessione verte, da un lato, sui maggiori profili penalistici e processual-penalistici dell’uguaglianza/disuguaglianza di genere, in un’ottica essenzialmente post-moderna (Parte I, Diritto e processo di genere), dall’altro sugli aspetti politici di settore (Parte II, Politiche e strategie di genere) relativi alle scelte legislative e agli altri processi sociali che meglio si associano al progresso identitario femminile. L’ultradecennale esperienza mostra, infatti, come sia sempre alto il rischio che le disposizioni assumano semplicemente la natura di leggi-manifesto (diritto simbolico), anziché assicurare interventi realmente efficaci.File | Dimensione | Formato | |
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