Il saggio prende in esame il rapporto tra natura formale dell'apriori e storicità di quest'ultimo in alcuni autori attivi nella prima metà del Novecento, concentrandosi in particolare sulla concezione pragmatista dell'apriori in Ch. Morris e C. I. Lewis. Le modalità secondo cui tale concezione è stata recepita nella filosofia italiana, in particolare nell'opera di Giulio Preti, permette di ricostruire un contesto teorico di grande rilievo filosofico e al quale Federigo Enriques non era del tutto estraneo. La storicità dell'apriori appare così come una linea di continuità concettuale che attraversa una parte significativa del pensiero filosofico italiano contemporaneo.
Scientificità e storia: note sparse
Luca Maria Scarantino
2014-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame il rapporto tra natura formale dell'apriori e storicità di quest'ultimo in alcuni autori attivi nella prima metà del Novecento, concentrandosi in particolare sulla concezione pragmatista dell'apriori in Ch. Morris e C. I. Lewis. Le modalità secondo cui tale concezione è stata recepita nella filosofia italiana, in particolare nell'opera di Giulio Preti, permette di ricostruire un contesto teorico di grande rilievo filosofico e al quale Federigo Enriques non era del tutto estraneo. La storicità dell'apriori appare così come una linea di continuità concettuale che attraversa una parte significativa del pensiero filosofico italiano contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.