Il testo analizza il poemetto H.S.M. di Ezra Pound, le cui due parti sono datate 1919 e 1920, a metà strada tra i due fondamentali testi eliottiani Prufrock and Other Poems (1917) e The Waste Land (1922), che sarà infatti dedicato allo stesso Pound, con il dantesco “al miglior fabbro”. L’eroe eponimo viene interpretato come “persona”, maschera dell’autore, che in modo criticamente distaccato prende congedo dal suo io giovanile (il primo testo “E.P. Ode pour l’election de son sepulchre” è un auto-epitaffio parodico alla manière de VIllon) ed anche dal suo estetismo fin de siche su base romanza e dai movimenti da lui creati o sostenuti (imagismo, vorticismo), per passare alla complessa esperienza, pienamente modernista, dei Cantos, le cui prime versioni cominciarono ad apparire nello stesso periodo.
Hugh Selwyn Mauberley e il difficile approdo alla modernità
CAVONE, Vito
2011-01-01
Abstract
Il testo analizza il poemetto H.S.M. di Ezra Pound, le cui due parti sono datate 1919 e 1920, a metà strada tra i due fondamentali testi eliottiani Prufrock and Other Poems (1917) e The Waste Land (1922), che sarà infatti dedicato allo stesso Pound, con il dantesco “al miglior fabbro”. L’eroe eponimo viene interpretato come “persona”, maschera dell’autore, che in modo criticamente distaccato prende congedo dal suo io giovanile (il primo testo “E.P. Ode pour l’election de son sepulchre” è un auto-epitaffio parodico alla manière de VIllon) ed anche dal suo estetismo fin de siche su base romanza e dai movimenti da lui creati o sostenuti (imagismo, vorticismo), per passare alla complessa esperienza, pienamente modernista, dei Cantos, le cui prime versioni cominciarono ad apparire nello stesso periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.