Nell’ambito del procedimento penale ordinario, le aperture nei confronti del paradigma riparativo puntano al superamento della logica che considera necessaria l’applicazione della pena, soprattutto quella detentiva, la quale nei riguardi di fattispecie di reato di minore allarme sociale risulta non soltanto sproporzionata alla oggettiva gravità del fatto e priva di una valenza educativa, ma altresì potenzialmente criminogena, potendo il contatto con l’ambiente carcerario generare l’effetto opposto a quello rieducativo. Con le ultime prospettive di riforma (l. 27 settembre 2021, n. 134 «Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari», c.d. “Riforma Cartabia”) si ipotizza una più ampia adesione all’approccio riparativo durante l’intero arco procedimentale, sia in un contesto pre-processuale, onde sterilizzare l’esercizio dell’azione penale, sia in fase di giudizio (configurandosi come probation) sia, da ultimo, in fase esecutiva, ove potrà comportare la sospensione della condanna ovvero incidere sulle modalità di attuazione della pena, consentendo così di superare la tradizionale frattura fra esecuzione carceraria della pena e rinuncia tout court alla pretesa punitiva. Si riscontrano, tuttavia, alcune criticità, soprattutto con riferimento all’ambito di operatività della giustizia riparativa, che dovrebbe trovare applicazione nei riguardi di qualunque fattispecie di reato. L’avvio di un percorso di restorative justice può, infatti, incontrare alcuni ostacoli nelle ipotesi di reato connotate da maggiore gravità, pertanto, nella prospettiva della riforma, occorrerà disciplinare oculatamente questo nuovo modello di giustizia, nell’intento di conseguire quella auspicata “riparazione” che il sistema di giustizia formale non è in grado di assicurare.

GIUSTIZIA RIPARATIVA E PROCESSO PENALE: LUCI E OMBRE DI UNA NUOVA MODALITà DI RISPOSTA ALA REATO

DANILA CERTOSINO
2022-01-01

Abstract

Nell’ambito del procedimento penale ordinario, le aperture nei confronti del paradigma riparativo puntano al superamento della logica che considera necessaria l’applicazione della pena, soprattutto quella detentiva, la quale nei riguardi di fattispecie di reato di minore allarme sociale risulta non soltanto sproporzionata alla oggettiva gravità del fatto e priva di una valenza educativa, ma altresì potenzialmente criminogena, potendo il contatto con l’ambiente carcerario generare l’effetto opposto a quello rieducativo. Con le ultime prospettive di riforma (l. 27 settembre 2021, n. 134 «Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari», c.d. “Riforma Cartabia”) si ipotizza una più ampia adesione all’approccio riparativo durante l’intero arco procedimentale, sia in un contesto pre-processuale, onde sterilizzare l’esercizio dell’azione penale, sia in fase di giudizio (configurandosi come probation) sia, da ultimo, in fase esecutiva, ove potrà comportare la sospensione della condanna ovvero incidere sulle modalità di attuazione della pena, consentendo così di superare la tradizionale frattura fra esecuzione carceraria della pena e rinuncia tout court alla pretesa punitiva. Si riscontrano, tuttavia, alcune criticità, soprattutto con riferimento all’ambito di operatività della giustizia riparativa, che dovrebbe trovare applicazione nei riguardi di qualunque fattispecie di reato. L’avvio di un percorso di restorative justice può, infatti, incontrare alcuni ostacoli nelle ipotesi di reato connotate da maggiore gravità, pertanto, nella prospettiva della riforma, occorrerà disciplinare oculatamente questo nuovo modello di giustizia, nell’intento di conseguire quella auspicata “riparazione” che il sistema di giustizia formale non è in grado di assicurare.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/473276
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact