Nel corso della storia del cinema italiano, molte volte la cultura nazionale e quella iberica si sono incontrate e mescolate. Le ragioni sono state tante e diverse, talvolta determinate da esigenze economico-produttive, talaltra da scelte tematiche e narrative. Un caso su cui ci sembra interessante tornare a riflettere è quello attinente alla primissima produzione spagnola di Marco Ferreri (1928-1997), un regista mai sufficientemente studiato e relativamente apprezzato, il cui talento – tuttavia – va riconosciuto al di là delle imposizioni del canone e oltre ogni considerazione personale.

“Hola hombre”. Mascolinità e isotopie nei film spagnoli di Marco Ferreri (1958-1960)

Angela Bianca Saponari
2023-01-01

Abstract

Nel corso della storia del cinema italiano, molte volte la cultura nazionale e quella iberica si sono incontrate e mescolate. Le ragioni sono state tante e diverse, talvolta determinate da esigenze economico-produttive, talaltra da scelte tematiche e narrative. Un caso su cui ci sembra interessante tornare a riflettere è quello attinente alla primissima produzione spagnola di Marco Ferreri (1928-1997), un regista mai sufficientemente studiato e relativamente apprezzato, il cui talento – tuttavia – va riconosciuto al di là delle imposizioni del canone e oltre ogni considerazione personale.
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