Il saggio si propone di lumeggiare il modo in cui la concezione aristotelica di tempo, esplicitamente accolta da Dante, innerva la costruzione della Commedia, il poema del movimento e, se è lecito adoperare in riferimento all’opera dantesca la formula del petrarchista Ungaretti, del sentimento del tempo, ossia della percezione del tempo soggettivo, che contempla il senso della durata e dell’attesa e non solo della successione cronologica degli avvenimenti.

La percezione del tempo nella Commedia tra fisica aristotelica e retorica

Elisa Tinelli
2021-01-01

Abstract

Il saggio si propone di lumeggiare il modo in cui la concezione aristotelica di tempo, esplicitamente accolta da Dante, innerva la costruzione della Commedia, il poema del movimento e, se è lecito adoperare in riferimento all’opera dantesca la formula del petrarchista Ungaretti, del sentimento del tempo, ossia della percezione del tempo soggettivo, che contempla il senso della durata e dell’attesa e non solo della successione cronologica degli avvenimenti.
2021
978-618-5329-66-2
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