Il saggio intende far luce, mediante una rilettura critica della lirica rivoluzionaria, su alcuni tratti del profilo intellettuale del Savioli, finora rimasti in ombra rispetto a quelli strettamente legati ad una produzione poetica di mero gusto edonistico ed arcadico-rococò, riconducibile oltretutto ad una ben precisa e limitata fase della sua esperienza letteraria, ovvero agli anni 1758-1765, durante i quali – com’è noto – furono pubblicati i fortunatissimi Amori, una raccolta di dodici e, in seguito, in forma rivista e ampliata, di ventiquattro canzonette anacreontiche.
«Non piangerò: cimentasi / la libertà col sangue». La lirica rivoluzionaria di Ludovico Savioli Fontana
Lavopa, Rosanna
2019-01-01
Abstract
Il saggio intende far luce, mediante una rilettura critica della lirica rivoluzionaria, su alcuni tratti del profilo intellettuale del Savioli, finora rimasti in ombra rispetto a quelli strettamente legati ad una produzione poetica di mero gusto edonistico ed arcadico-rococò, riconducibile oltretutto ad una ben precisa e limitata fase della sua esperienza letteraria, ovvero agli anni 1758-1765, durante i quali – com’è noto – furono pubblicati i fortunatissimi Amori, una raccolta di dodici e, in seguito, in forma rivista e ampliata, di ventiquattro canzonette anacreontiche.File in questo prodotto:
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