Mantenendo sempre ferma la distinzione fra antico e moderno, il teorico romantico Ermes Visconti mira ad individuare il carattere fondante e originario delle composizioni letterarie nella sincerità storica, verso la quale anche nella cultura contemporanea l’arte scrittoria – in forme nuove e consentanee ai tempi – deve tornare a tendere. Alla stregua dell’insegnamento di A. W. Schlegel, il Visconti, assieme agli estensori del «Conciliatore», era con forte convinzione e impegno militante incline a bandire dalla critica e più estesamente dalla letteratura i valori astratti e formali della poetica classicistica e dare avvio, quindi, ad un’estetica riferita al mondo dell’oggettività storica («i pubblici fatti») e alla libertà del pensiero («l’individuale esaltazione meditativa»), a quell’«antichissimo carattere di sincerità storica».
L’«antichissimo carattere di sincerità storica». Le “Riflessioni sul bello” di Ermes Visconti
Lavopa, Rosanna
2016-01-01
Abstract
Mantenendo sempre ferma la distinzione fra antico e moderno, il teorico romantico Ermes Visconti mira ad individuare il carattere fondante e originario delle composizioni letterarie nella sincerità storica, verso la quale anche nella cultura contemporanea l’arte scrittoria – in forme nuove e consentanee ai tempi – deve tornare a tendere. Alla stregua dell’insegnamento di A. W. Schlegel, il Visconti, assieme agli estensori del «Conciliatore», era con forte convinzione e impegno militante incline a bandire dalla critica e più estesamente dalla letteratura i valori astratti e formali della poetica classicistica e dare avvio, quindi, ad un’estetica riferita al mondo dell’oggettività storica («i pubblici fatti») e alla libertà del pensiero («l’individuale esaltazione meditativa»), a quell’«antichissimo carattere di sincerità storica».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.