Il contributo analizza le conseguenze del crescente impiego dell'intelligenza artificiale nella gestione delle frontiere dell'Unione europea. Si tratta di uno sviluppo che si sta realizzando in tempi relativamente brevi e che vede un netto contrasto fra le misure proposte nell'IA act, da un lato, ed i progetti di raccolta dei dati biometrici e di uso di tecnologie di IA basate sull'associazione colpa-movimenti microfacciali del viso per individuare migranti potenzialmente irregolari. Alla tutela della privacy e al divieto delle tecniche di profilazione, previste dall'AI act per i cittadini europei, fa riscontro la violazione degli stessi diritti nel caso dei migranti. Quello che ne risulta è un duro scontro sia fra la teoria e la prassi della politica migratoria dell'UE sia fra i migranti e le autorità di frontiera.
L'idea di "smart borders" nella politica migratoria dell'UE
Giulia Maria Gallotta
2023-01-01
Abstract
Il contributo analizza le conseguenze del crescente impiego dell'intelligenza artificiale nella gestione delle frontiere dell'Unione europea. Si tratta di uno sviluppo che si sta realizzando in tempi relativamente brevi e che vede un netto contrasto fra le misure proposte nell'IA act, da un lato, ed i progetti di raccolta dei dati biometrici e di uso di tecnologie di IA basate sull'associazione colpa-movimenti microfacciali del viso per individuare migranti potenzialmente irregolari. Alla tutela della privacy e al divieto delle tecniche di profilazione, previste dall'AI act per i cittadini europei, fa riscontro la violazione degli stessi diritti nel caso dei migranti. Quello che ne risulta è un duro scontro sia fra la teoria e la prassi della politica migratoria dell'UE sia fra i migranti e le autorità di frontiera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.