L’articolo si propone l’analisi del romanzo di Thomas Hardy “The Well-Beloved”, che offre un ritratto d’artista: lo «schizzo del temperamento» del protagonista si propone come specchio della rappresentazione dell’amata, una fantasia elusiva e sfuggente, che egli tenta di riprodurre nella scultura, cristallizzandone le sembianze nel tempo. L’ideale si incarnerà in tre figure femminili, dall’unico volto che, nel segno della ripetizione, passa attraverso tre generazioni. L’immagine si attaglia anche al protagonista che, nelle tre sezioni dell’opera, in un lasso di tempo dai venti ai sessant’anni, vive nell’illusione di essere sempre identico a se stesso, eternamente giovane. La vista della propria immagine riflessa condurrà il personaggio al disincanto e metterà in ridicolo la pretesa di trascendere i confini del Tempo, decostruendo il sogno di una forma unica ed eterna.
Un volto nel fluire del Tempo. Note su “The Well-Beloved” di Thomas Hardy
Laura Chiara Spinelli
2015-01-01
Abstract
L’articolo si propone l’analisi del romanzo di Thomas Hardy “The Well-Beloved”, che offre un ritratto d’artista: lo «schizzo del temperamento» del protagonista si propone come specchio della rappresentazione dell’amata, una fantasia elusiva e sfuggente, che egli tenta di riprodurre nella scultura, cristallizzandone le sembianze nel tempo. L’ideale si incarnerà in tre figure femminili, dall’unico volto che, nel segno della ripetizione, passa attraverso tre generazioni. L’immagine si attaglia anche al protagonista che, nelle tre sezioni dell’opera, in un lasso di tempo dai venti ai sessant’anni, vive nell’illusione di essere sempre identico a se stesso, eternamente giovane. La vista della propria immagine riflessa condurrà il personaggio al disincanto e metterà in ridicolo la pretesa di trascendere i confini del Tempo, decostruendo il sogno di una forma unica ed eterna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.