Si considera la tradizione dei Fasti Christianae Religionis di Ludovico Lazzarelli partendo dalla lettera che il fratello del letterato marchigiano, Filippo, inviò - poco tempo dopo la morte del poeta - ad Angelo Colocci. In queste pagine, oltre che una descrizione dettagliata degli esemplari settempedani dell'opera - si fa riferimento ad un nuovo testimone perduto, di cui si conservano tracce in documenti manoscritti conservati a Loreto.

Ancora sulla tradizione dei 'Fasti' di Lazzarelli

Claudia Corfiati
2023-01-01

Abstract

Si considera la tradizione dei Fasti Christianae Religionis di Ludovico Lazzarelli partendo dalla lettera che il fratello del letterato marchigiano, Filippo, inviò - poco tempo dopo la morte del poeta - ad Angelo Colocci. In queste pagine, oltre che una descrizione dettagliata degli esemplari settempedani dell'opera - si fa riferimento ad un nuovo testimone perduto, di cui si conservano tracce in documenti manoscritti conservati a Loreto.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/469305
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact