In un tempo rinnovato, sembrano essere ingenti le sfide spettanti ai professionisti dell’educazione, la quale, per riprendere le indicazioni di Don Lorenzo Milani, dovrebbe assumere le fattezze di un viaggio volto alla riscoperta del sé e dell’altro, alla luce di un autentico interesse, un avere a cuore, un I care. L’emancipazione che l’esperienza scolastica assicura agli alunni del priore di Barbiana non è l’unico beneficio che si ottiene nel frequentare la cultura: oltre a diventare cittadini degni di tale nome, gli studenti sviluppano sé stessi e la propria umanità a partire dalla cultura stessa. Oggi le cose sembrano essere ben diverse: la scuola contemporanea non è più fucina di cittadini ambiziosi. Occorre chiarire le ragioni per cui sembra fallire la formazione di Persone affamate di riscatto e autonomia, caratterizzate da una solerte volontà di partecipare alla costruzione di un bene comune, di un destino condiviso. I giovani del nostro tempo si dichiarano sfiduciati e disillusi nella propria e altrui possibilità di operare un cambiamento, alla luce di una società e di una scuola che, seppur nella loro diversità rispetto al passato, continuano a tenere a distanza i più dalla gestione della casa comune.
Don Lorenzo Milani: tra presente, passato e futuro
Antonia Rubini;
2023-01-01
Abstract
In un tempo rinnovato, sembrano essere ingenti le sfide spettanti ai professionisti dell’educazione, la quale, per riprendere le indicazioni di Don Lorenzo Milani, dovrebbe assumere le fattezze di un viaggio volto alla riscoperta del sé e dell’altro, alla luce di un autentico interesse, un avere a cuore, un I care. L’emancipazione che l’esperienza scolastica assicura agli alunni del priore di Barbiana non è l’unico beneficio che si ottiene nel frequentare la cultura: oltre a diventare cittadini degni di tale nome, gli studenti sviluppano sé stessi e la propria umanità a partire dalla cultura stessa. Oggi le cose sembrano essere ben diverse: la scuola contemporanea non è più fucina di cittadini ambiziosi. Occorre chiarire le ragioni per cui sembra fallire la formazione di Persone affamate di riscatto e autonomia, caratterizzate da una solerte volontà di partecipare alla costruzione di un bene comune, di un destino condiviso. I giovani del nostro tempo si dichiarano sfiduciati e disillusi nella propria e altrui possibilità di operare un cambiamento, alla luce di una società e di una scuola che, seppur nella loro diversità rispetto al passato, continuano a tenere a distanza i più dalla gestione della casa comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.