La riforma dei reati colposi contro la persona nelle prospettive di riforma della colpa

Definire una cornice dell’ampia discussione sulla riforma dei reati colposi contro la persona – sub specie, in particolare – di lesioni o morte riferibili all’attività lavorativa, a quella sanitaria e alla circolazione stradale – non è affatto semplice per molteplici ragioni. Si pensi all’eterogeneità dei formanti, alle “disarticolazioni” (per dirla in modo soft) della disciplina, alle incertezze dell’esperienza applicativa, alle oscillazioni della politica-criminale. Ma l’aspetto forse ancora più problematico è un altro. Quando si riflette nella prospettiva di riforma dei reati colposi si finisce inevitabilmente per parlare della colpa e quindi si attinge una dimensione nella quale si rispecchiano molti temi fondamentali dell’universo penalistico: dall’alternativa tra delitti e contravvenzioni alla dialettica codificazione/decodificazione, dalla causalità alla dimensione della plurisoggettività, dalla linea d’ombra con il dolo eventuale fino ad aspetti diversi della punibilità, la procedibilità a querela di parte, in primo luogo ma non solo