Il primo libro dell’Eneide, che narra dei profughi troiani fuggiti da una patria distrutta, scampati miracolosamente alla furia del mare e naufragati sulle coste africane, insegna che l’accoglienza è un dovere imprescindibile per una società che voglia definirsi tale. Le parole di Didone, che ha patito la stessa condizione di esule e accoglie Enea e i suoi compagni con grande senso di solidale ospitalità, sono un grande monito perché le frontiere si chiudono di fronte agli aggressori, ma non di fronte agli stranieri, pellegrini o naufraghi che siano.

IL PRIMO LIBRO DELL’ENEIDE: UN ESEMPIO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

Patrizia Montefusco
2023-01-01

Abstract

Il primo libro dell’Eneide, che narra dei profughi troiani fuggiti da una patria distrutta, scampati miracolosamente alla furia del mare e naufragati sulle coste africane, insegna che l’accoglienza è un dovere imprescindibile per una società che voglia definirsi tale. Le parole di Didone, che ha patito la stessa condizione di esule e accoglie Enea e i suoi compagni con grande senso di solidale ospitalità, sono un grande monito perché le frontiere si chiudono di fronte agli aggressori, ma non di fronte agli stranieri, pellegrini o naufraghi che siano.
2023
9788894665154
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/461880
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact