L’opera contiene ventidue focus idealmente privi di soluzione di continuità, e suddivisi in cinque macro-parti tematiche in cui è articolato il volume. La prima parte inquadra il tema della compliance e dei modelli organizzativi tra settore privato e settore pubblico, con peculiare riguardo al caso degli uffici giudiziari e alla comparazione tra ordinamento civile ed ecclesiastico. Peculiare attenzione è posta, inoltre, alla centralità del tempo di durata del processo civile, osservato con le lenti del case management - quale strumento di accelerazione del servizio-giustizia e di organizzazione del ruolo funzionale alla tutela dei diritti – e nella direzione dell’efficienza e del rispetto della ragionevole durata del processo, quali esigenze che hanno portato all’introduzione dell’Ufficio per il Processo, di cui si analizzano i primi impatti in termini numerici sugli indicatori di disposition time e smaltimento dell’arretrato. La seconda parte del volume si concentra sul profilo del funzionario addetto all’Ufficio per il Processo, osservato nella sua evoluzione normativa, del quale si evidenzia l’eterogeneità dei compiti assegnati e le criticità connesse alla temporaneità dell’incarico, che ha condotto alla rinuncia alla presa di servizio da parte di numerosi vincitori di concorso e alle dimissioni di molti addetti in servizio. Segue una disamina delle funzioni assegnate al funzionario, rapportandole al profilo dei tirocinanti ex art. 73 d.l. 69/2013, convertito in legge 98/2013, e alle altre professionalità che partecipano al funzionamento degli uffici giudiziari. La parte prosegue con l’esposizione del modello delle competenze applicato al profilo del funzionario addetto all’Ufficio per il Processo e con un approfondimento sulle criticità e le prospettive in tema di formazione giuridica e assessment professionale adeguati al profilo, terminando con l’osservazione del ruolo all’interno della Sezione Specializzata Agraria e un’analisi delle controversie agrarie per l’anno 2022 dinanzi alla Terza Sezione del Tribunale di Bari. La terza parte dell’opera richiama l’attenzione sulla qualità e sull’efficienza nell’amministrazione della giustizia, esplorando le implicazioni positive che possono esprimere i nuovi paradigmi economici e sociali (innovazione sociale, economia sociale, sviluppo sostenibile ed economia civile), con un focus sul contributo degli Enti del Terzo Settore all’amministrazione della giustizia minorile. L’area tematica segue con una disamina dell’istituto della mediazione civile e commerciale, tra impatto deflattivo del contenzioso Introduzione XV civile e ruolo complementare alla giurisdizione, e si chiude con un’indagine sulla prevedibilità e la predittività delle decisioni analizzando in particolare il rinvio pregiudiziale in materia tributaria e il caso della prevedibilità delle decisioni presso la Corte di Appello di Bari. La quarta parte è dedicata al processo di digitalizzazione in atto nell’amministrazione della giustizia e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli uffici giudiziari per il miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni. Oltre alla rappresentazione degli usi, degli strumenti, dei metodi e delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale, sono rilevate le opportunità e i limiti, ed esplorati i profili di sostenibilità ed equità, derivanti dall’impiego dell’intelligenza artificiale nel processo decisorio, ripercorrendo - con precipuo riferimento alle opportunità offerte dalla giustizia predittiva - le posizioni contrapposte dei giuristi, e il contributo organizzativo delle banche dati di giurisprudenza in rapporto all’Ufficio per il Processo e al funzionario addetto all’Ufficio per il Processo. La quinta parte del volume analizza le buone pratiche che caratterizzano gli ordinamenti giuridici spagnolo e francese e confronta il sistema tedesco con quello italiano, evidenziando le diversità insite nelle strutture organizzative e processuali dei due ordinamenti giuridici ed esplorando i riflessi che si riverberano nel processo decisorio in termini di efficienza. L’opera si chiude con la disamina di alcune esperienze di tribunali italiani orientate all’efficienza organizzativa e allo sviluppo sperimentale di una governance degli uffici giudiziari che prevede l’introduzione di meccanismi di valutazione delle performance in più articolati sistemi di controllo di gestione.

L'UFFICIO DEL PROCESSO NEL PRISMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SOSTENIBILE: organizzazione, economia, digitalizzazione

DOMENICO DALFINO;ANTONIO NISIO;BRUNO CARAPELLA;GIOVANNI VITA
2023-01-01

Abstract

L’opera contiene ventidue focus idealmente privi di soluzione di continuità, e suddivisi in cinque macro-parti tematiche in cui è articolato il volume. La prima parte inquadra il tema della compliance e dei modelli organizzativi tra settore privato e settore pubblico, con peculiare riguardo al caso degli uffici giudiziari e alla comparazione tra ordinamento civile ed ecclesiastico. Peculiare attenzione è posta, inoltre, alla centralità del tempo di durata del processo civile, osservato con le lenti del case management - quale strumento di accelerazione del servizio-giustizia e di organizzazione del ruolo funzionale alla tutela dei diritti – e nella direzione dell’efficienza e del rispetto della ragionevole durata del processo, quali esigenze che hanno portato all’introduzione dell’Ufficio per il Processo, di cui si analizzano i primi impatti in termini numerici sugli indicatori di disposition time e smaltimento dell’arretrato. La seconda parte del volume si concentra sul profilo del funzionario addetto all’Ufficio per il Processo, osservato nella sua evoluzione normativa, del quale si evidenzia l’eterogeneità dei compiti assegnati e le criticità connesse alla temporaneità dell’incarico, che ha condotto alla rinuncia alla presa di servizio da parte di numerosi vincitori di concorso e alle dimissioni di molti addetti in servizio. Segue una disamina delle funzioni assegnate al funzionario, rapportandole al profilo dei tirocinanti ex art. 73 d.l. 69/2013, convertito in legge 98/2013, e alle altre professionalità che partecipano al funzionamento degli uffici giudiziari. La parte prosegue con l’esposizione del modello delle competenze applicato al profilo del funzionario addetto all’Ufficio per il Processo e con un approfondimento sulle criticità e le prospettive in tema di formazione giuridica e assessment professionale adeguati al profilo, terminando con l’osservazione del ruolo all’interno della Sezione Specializzata Agraria e un’analisi delle controversie agrarie per l’anno 2022 dinanzi alla Terza Sezione del Tribunale di Bari. La terza parte dell’opera richiama l’attenzione sulla qualità e sull’efficienza nell’amministrazione della giustizia, esplorando le implicazioni positive che possono esprimere i nuovi paradigmi economici e sociali (innovazione sociale, economia sociale, sviluppo sostenibile ed economia civile), con un focus sul contributo degli Enti del Terzo Settore all’amministrazione della giustizia minorile. L’area tematica segue con una disamina dell’istituto della mediazione civile e commerciale, tra impatto deflattivo del contenzioso Introduzione XV civile e ruolo complementare alla giurisdizione, e si chiude con un’indagine sulla prevedibilità e la predittività delle decisioni analizzando in particolare il rinvio pregiudiziale in materia tributaria e il caso della prevedibilità delle decisioni presso la Corte di Appello di Bari. La quarta parte è dedicata al processo di digitalizzazione in atto nell’amministrazione della giustizia e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli uffici giudiziari per il miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni. Oltre alla rappresentazione degli usi, degli strumenti, dei metodi e delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale, sono rilevate le opportunità e i limiti, ed esplorati i profili di sostenibilità ed equità, derivanti dall’impiego dell’intelligenza artificiale nel processo decisorio, ripercorrendo - con precipuo riferimento alle opportunità offerte dalla giustizia predittiva - le posizioni contrapposte dei giuristi, e il contributo organizzativo delle banche dati di giurisprudenza in rapporto all’Ufficio per il Processo e al funzionario addetto all’Ufficio per il Processo. La quinta parte del volume analizza le buone pratiche che caratterizzano gli ordinamenti giuridici spagnolo e francese e confronta il sistema tedesco con quello italiano, evidenziando le diversità insite nelle strutture organizzative e processuali dei due ordinamenti giuridici ed esplorando i riflessi che si riverberano nel processo decisorio in termini di efficienza. L’opera si chiude con la disamina di alcune esperienze di tribunali italiani orientate all’efficienza organizzativa e allo sviluppo sperimentale di una governance degli uffici giudiziari che prevede l’introduzione di meccanismi di valutazione delle performance in più articolati sistemi di controllo di gestione.
2023
9791259652935
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/461727
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