La bottega andriese di Nicolantonio Brudaglio è da considerarsi tra le più importanti in Puglia. Interessante è notare che l’attività scultorea, iniziata nella prima metà del Settecento, viene proseguita dai figli del Brudaglio, Vito e Riccardo, quindi dai nipoti, fino a solcare, con Vito Brudaglio di Ludovico, gli inizi del Novecento. Degni di nota sono anche gli allievi del Brudaglio, tra i quali si distinguono Francesco Paolo Antolini, che è da considerarsi forse il suo principale allievo e collaboratore, e Giuseppe Santoniccolo, di cui si conoscono solo labili notizie della vita e un esiguo numero di opere. Il saggio intende effettuare una riflessione su tale contesto artistico e sociale, proponendo altresì nuove acquisizioni di opere da ascrivere alla mano di questi scultori.
La bottega di Nicolantonio Brudaglio di Andria e i suoi allievi: Francesco Paolo Antolini e Giuseppe Santoniccolo
Emilio Mastropasqua
2020-01-01
Abstract
La bottega andriese di Nicolantonio Brudaglio è da considerarsi tra le più importanti in Puglia. Interessante è notare che l’attività scultorea, iniziata nella prima metà del Settecento, viene proseguita dai figli del Brudaglio, Vito e Riccardo, quindi dai nipoti, fino a solcare, con Vito Brudaglio di Ludovico, gli inizi del Novecento. Degni di nota sono anche gli allievi del Brudaglio, tra i quali si distinguono Francesco Paolo Antolini, che è da considerarsi forse il suo principale allievo e collaboratore, e Giuseppe Santoniccolo, di cui si conoscono solo labili notizie della vita e un esiguo numero di opere. Il saggio intende effettuare una riflessione su tale contesto artistico e sociale, proponendo altresì nuove acquisizioni di opere da ascrivere alla mano di questi scultori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


