L'articolo è parte di una serie di pubblicazioni a cura dell'autrice sull'arte italiana custodita nei palazzi di Oranienbaum, la residenza imperiale sita vicino a San Pietroburgo. L'articolo presenta la storia e l'attribuzione di tre dipinti: "L'Annunciazione" di Ippolito Scarsellino, "Venere e Amore" di Pietro Liberi e "La morte di Cleopatra" di Daniel Seiter. La pala d'altare di Scarsellino proviene dall'Oratorio della Scala a Ferrara, a lungo ritenuto perduto, come la "Circoncisione" di Ludovico Carracci: i due dipinti hanno condiviso infatti un destino comune. Tutti questi dipinti sono stati acquisiti durante le fasi iniziali della formazione della Galleria di dipinti dell'Ermitage, tra il 1764 e il 1781, durante il regno di Caterina II.
Lettera da Oranienbaum (II): Ippolito Scarsellino, Pietro Liberi, Daniel Seiter
Erika Stragapede
2020-01-01
Abstract
L'articolo è parte di una serie di pubblicazioni a cura dell'autrice sull'arte italiana custodita nei palazzi di Oranienbaum, la residenza imperiale sita vicino a San Pietroburgo. L'articolo presenta la storia e l'attribuzione di tre dipinti: "L'Annunciazione" di Ippolito Scarsellino, "Venere e Amore" di Pietro Liberi e "La morte di Cleopatra" di Daniel Seiter. La pala d'altare di Scarsellino proviene dall'Oratorio della Scala a Ferrara, a lungo ritenuto perduto, come la "Circoncisione" di Ludovico Carracci: i due dipinti hanno condiviso infatti un destino comune. Tutti questi dipinti sono stati acquisiti durante le fasi iniziali della formazione della Galleria di dipinti dell'Ermitage, tra il 1764 e il 1781, durante il regno di Caterina II.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.