This study shows that the "Divine Comedy" is structured according to numerological correspondences and figural symmetries, with particular reference to allegories of the Tri-nity: the three beasts presented in Inf. I, 31-60 (loin, lion, she-wolf) that anticipate the moral order of the first canticle, through the general tripartition of sin (fraud, violence, incontinence), with a decreasing progression of gravity, but increasing of dangerousness; then the «three bles-sed women» who appear in Inf. II, 52-126 (the Virgin Mary, Saint Lucia and Beatrice) who contrast sin with the salvific intervention of the Trinity, which is expressed through the angelic allegory of the Christian and stylnovistic woman; and finally, the «[...] three turns / of three colors and of a containment» (Par. XXXIII, 116-117) manifest to the pilgrim the triumph of the Trinity (Father, Son and Holy Spirit) in the Empireo. Immediately before (Par. XXXIII, 85-87) God is represented through the metaphor of the «volume», which collects in a single point the universe and the variety of forms of creation. The metaphor of the ‘book’ can bring further arguments to the thesis according to which the interpretation of the mysterious allegory of the «veltro» (Inf. I, 100-111) may concern precisely the work that Dante is composing and that dispenses teachings for moral salvation, prophesying the advent of the Kingdom of God.

Il presente studio contribuisce alla dimostrazione che la "Commedia" è percorsa da strutture fondate su corrispondenze numerologiche e da simmetrie figurali, con particolare riferimento ad allegorie trinitarie: le tre fiere presentate in Inf. I, 31-60 (lonza, leone, lupa) che anticipano, se correttamente interpretate, l’ordinamento morale della prima cantica, attraverso la tripartizione delle categorie generali del peccato (frode, violenza, incontinenza), con una progressione decrescente di gravità, ma crescente di pericolosità e, dunque, secondo una successione inversa a quella delle tre zone dell’Inferno; seguono le «tre donne benedette» che compaiono in Inf. II, 52-126 (la Vergine Maria, santa Lucia e Beatrice) che contrappongo-no alla deviazione del peccato l’intervento salvifico della Trinità divina, che si esprime attraverso l’allegoria angelica della donna, in linea con la sublimazione cristiana dello stilnovismo; infine i «[…] tre giri / di tre colori e d’una contenenza» (Par. XXXIII, 116-117) manifestano al pellegrino il trionfo del divino nell’Empireo, nelle tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Subito prima (Par. XXXIII, 85-87) Dio viene rappresentato attraverso la mirabile metafora del «volume», che raccoglie in un solo punto la vastità dell’universo e la varietà delle molteplici forme del creato, nel passato, nel presente e nel futuro. La metafora del ‘libro’ può, inoltre, arrecare ulteriori argomenti alla tesi per la quale uno dei livelli interpretativi (accanto a quello politico e a quello teleologico) della misteriosissima allegoria del «veltro» (Inf. I, 100-111) riguardi proprio l’opera che Dante principia a comporre sotto i nostri occhi, il libro che dispensa ammaestramenti per la salvezza morale, preparando profeticamente la strada all’avvento del Regno di Dio.

Tre fiere, tre donne, tre giri e un libro: la geometria morale della “Commedia”

Daniele Maria Pegorari
2023-01-01

Abstract

This study shows that the "Divine Comedy" is structured according to numerological correspondences and figural symmetries, with particular reference to allegories of the Tri-nity: the three beasts presented in Inf. I, 31-60 (loin, lion, she-wolf) that anticipate the moral order of the first canticle, through the general tripartition of sin (fraud, violence, incontinence), with a decreasing progression of gravity, but increasing of dangerousness; then the «three bles-sed women» who appear in Inf. II, 52-126 (the Virgin Mary, Saint Lucia and Beatrice) who contrast sin with the salvific intervention of the Trinity, which is expressed through the angelic allegory of the Christian and stylnovistic woman; and finally, the «[...] three turns / of three colors and of a containment» (Par. XXXIII, 116-117) manifest to the pilgrim the triumph of the Trinity (Father, Son and Holy Spirit) in the Empireo. Immediately before (Par. XXXIII, 85-87) God is represented through the metaphor of the «volume», which collects in a single point the universe and the variety of forms of creation. The metaphor of the ‘book’ can bring further arguments to the thesis according to which the interpretation of the mysterious allegory of the «veltro» (Inf. I, 100-111) may concern precisely the work that Dante is composing and that dispenses teachings for moral salvation, prophesying the advent of the Kingdom of God.
2023
Il presente studio contribuisce alla dimostrazione che la "Commedia" è percorsa da strutture fondate su corrispondenze numerologiche e da simmetrie figurali, con particolare riferimento ad allegorie trinitarie: le tre fiere presentate in Inf. I, 31-60 (lonza, leone, lupa) che anticipano, se correttamente interpretate, l’ordinamento morale della prima cantica, attraverso la tripartizione delle categorie generali del peccato (frode, violenza, incontinenza), con una progressione decrescente di gravità, ma crescente di pericolosità e, dunque, secondo una successione inversa a quella delle tre zone dell’Inferno; seguono le «tre donne benedette» che compaiono in Inf. II, 52-126 (la Vergine Maria, santa Lucia e Beatrice) che contrappongo-no alla deviazione del peccato l’intervento salvifico della Trinità divina, che si esprime attraverso l’allegoria angelica della donna, in linea con la sublimazione cristiana dello stilnovismo; infine i «[…] tre giri / di tre colori e d’una contenenza» (Par. XXXIII, 116-117) manifestano al pellegrino il trionfo del divino nell’Empireo, nelle tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Subito prima (Par. XXXIII, 85-87) Dio viene rappresentato attraverso la mirabile metafora del «volume», che raccoglie in un solo punto la vastità dell’universo e la varietà delle molteplici forme del creato, nel passato, nel presente e nel futuro. La metafora del ‘libro’ può, inoltre, arrecare ulteriori argomenti alla tesi per la quale uno dei livelli interpretativi (accanto a quello politico e a quello teleologico) della misteriosissima allegoria del «veltro» (Inf. I, 100-111) riguardi proprio l’opera che Dante principia a comporre sotto i nostri occhi, il libro che dispensa ammaestramenti per la salvezza morale, preparando profeticamente la strada all’avvento del Regno di Dio.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/458000
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact