In linea con gli obiettivi della Legge 92/2019 «Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica» si evidenzia l’opportunità, in questa fase di sperimentazione nazionale per la scuola, di far memoria delle riflessioni di Lodi legate alla classe quale comunità cooperativa di persone, al fine di educare l’abbandono dei soli scopi individualistici per direzionare gli sforzi del gruppo nell’ottica del bene comune. L’interesse di Mario Lodi per la revisione della didattica trasmissiva tradizionale, la creazione di un clima collaborativo e il valore di un legame costruttivo tra corpo docente e gruppo classe, inoltre, si ricollegano al ruolo degli insegnanti e alla loro formazione; per ripensarsi nella scuola di oggi, i docenti sono chiamati a recuperare l’esperienza in aula dell’autore e la sua idea di scuola quale strumento primario di liberazione delle capacità degli studenti. A partire da queste suggestioni, si tratteggia un modello pedagogico in grado di rispondere alle sfide del mondo digitale e globalizzato, avviando un percorso capace di considerare lo studente cittadino del presente e di configurare in aula esperienze atte ad accrescere le competenze degli studenti in termini di pensiero critico e riflessivo; queste azioni rispondono all’obiettivo di portare la scuola nel futuro, rendendola così più moderna, sostenibile e inclusiva. L’idea è che solo attraverso un esercizio di viva memoria è possibile ipotizzare un modello di educazione alla cittadinanza nuovo, connesso e costruttivo, che parta dall’aula e si estenda agli spazi della società civile, dilatando il campo d’azione educativo oggi soffocato da rassegnazione e senso di smarrimento. La sfida di richiamare i maestri del recente passato, recuperarne le proposte e renderle base solida per costruire le proposte future ricorda la fatica dei custodi di statue nel deserto, sempre operosi nel rimuovere la sabbia portata dal vento; tale gesto, solo apparentemente semplice, si rivela prezioso, oltre che doveroso e necessario, al fine di riconoscere la meraviglia nelle suggestioni di ieri e farne cristallo oculare attraverso cui guardare al domani con maggiore fiducia.

Educare alla cittadinanza alla luce del Rapporto UNESCO 2021 Reimaging our Future Together. Le riflessioni di Mario Lodi come bussola per orientare i percorsi di Educazione Civica in aula

Francesco Pizzolorusso
2023-01-01

Abstract

In linea con gli obiettivi della Legge 92/2019 «Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica» si evidenzia l’opportunità, in questa fase di sperimentazione nazionale per la scuola, di far memoria delle riflessioni di Lodi legate alla classe quale comunità cooperativa di persone, al fine di educare l’abbandono dei soli scopi individualistici per direzionare gli sforzi del gruppo nell’ottica del bene comune. L’interesse di Mario Lodi per la revisione della didattica trasmissiva tradizionale, la creazione di un clima collaborativo e il valore di un legame costruttivo tra corpo docente e gruppo classe, inoltre, si ricollegano al ruolo degli insegnanti e alla loro formazione; per ripensarsi nella scuola di oggi, i docenti sono chiamati a recuperare l’esperienza in aula dell’autore e la sua idea di scuola quale strumento primario di liberazione delle capacità degli studenti. A partire da queste suggestioni, si tratteggia un modello pedagogico in grado di rispondere alle sfide del mondo digitale e globalizzato, avviando un percorso capace di considerare lo studente cittadino del presente e di configurare in aula esperienze atte ad accrescere le competenze degli studenti in termini di pensiero critico e riflessivo; queste azioni rispondono all’obiettivo di portare la scuola nel futuro, rendendola così più moderna, sostenibile e inclusiva. L’idea è che solo attraverso un esercizio di viva memoria è possibile ipotizzare un modello di educazione alla cittadinanza nuovo, connesso e costruttivo, che parta dall’aula e si estenda agli spazi della società civile, dilatando il campo d’azione educativo oggi soffocato da rassegnazione e senso di smarrimento. La sfida di richiamare i maestri del recente passato, recuperarne le proposte e renderle base solida per costruire le proposte future ricorda la fatica dei custodi di statue nel deserto, sempre operosi nel rimuovere la sabbia portata dal vento; tale gesto, solo apparentemente semplice, si rivela prezioso, oltre che doveroso e necessario, al fine di riconoscere la meraviglia nelle suggestioni di ieri e farne cristallo oculare attraverso cui guardare al domani con maggiore fiducia.
2023
9791255680147
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