Il volume ripercorre, a ottant’anni dalla morte, la vita e gli studi di Nicola Festa, il cui contributo scientifico e divulgativo presenta aspetti di notevole interesse e meritevoli di una più attenta comprensione e riconsiderazione. Ciò ha consentito anche di tracciare lo stato degli studi di filologia classica, letteratura greca e latina, bizantina e umanistica, nonché degli studi di slavistica – tutti campi nei quali Nicola Festa a lungo si spese – nel periodo compreso tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento all’interno del contesto nazionale ed europeo. Molte le questioni su cui si concentrano le pagine di questo volume e su cui si tenta di fare nuova luce: dal contributo di Nicola Festa agli studi bizantini (poco e male praticati in Italia a quel tempo) al poco lusinghiero giudizio riservatogli da Giorgio Pasquali (che, per l’autorità di chi l’ha pronunciato, ha finito con l’imporsi acriticamente e che, in qualche caso, andrà ridimensionato), dalla questione della poesia latina del Pascoli (che il filologo materano fu tra i primi a intendere pienamente, con meriti fino a ora non ancora del tutto riconosciuti) alla edizione critica dell'Africa del Petrarca (tra i più importanti e controversi contributi di Festa editore critico, sulla cui genesi si presenta ora nuova documentazione), dal suo inserimento nel panorama degli studi internazionali fino alla sua discussa adesione al fascismo (documentazione vecchia e nuova consente ora di inquadrare più da vicino le tappe di avvicinamento).

Nicola Festa ottant’anni dopo. Filologia, letterature e storia tra Ottocento e Novecento

Rosa Otranto;Nunzio Bianchi
2023-01-01

Abstract

Il volume ripercorre, a ottant’anni dalla morte, la vita e gli studi di Nicola Festa, il cui contributo scientifico e divulgativo presenta aspetti di notevole interesse e meritevoli di una più attenta comprensione e riconsiderazione. Ciò ha consentito anche di tracciare lo stato degli studi di filologia classica, letteratura greca e latina, bizantina e umanistica, nonché degli studi di slavistica – tutti campi nei quali Nicola Festa a lungo si spese – nel periodo compreso tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento all’interno del contesto nazionale ed europeo. Molte le questioni su cui si concentrano le pagine di questo volume e su cui si tenta di fare nuova luce: dal contributo di Nicola Festa agli studi bizantini (poco e male praticati in Italia a quel tempo) al poco lusinghiero giudizio riservatogli da Giorgio Pasquali (che, per l’autorità di chi l’ha pronunciato, ha finito con l’imporsi acriticamente e che, in qualche caso, andrà ridimensionato), dalla questione della poesia latina del Pascoli (che il filologo materano fu tra i primi a intendere pienamente, con meriti fino a ora non ancora del tutto riconosciuti) alla edizione critica dell'Africa del Petrarca (tra i più importanti e controversi contributi di Festa editore critico, sulla cui genesi si presenta ora nuova documentazione), dal suo inserimento nel panorama degli studi internazionali fino alla sua discussa adesione al fascismo (documentazione vecchia e nuova consente ora di inquadrare più da vicino le tappe di avvicinamento).
2023
9788893597609
9788893597616
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