In "Una declinazione geografica degli spazi: dallo spazio vissuto alla narrazione” Rosalina Grumo afferma che nell’analisi dello spazio non vi è una separazione tra spazio percepito, costruito, vissuto e immaginato. Molta importanza è data dalle esperienze e anche dalla narrazione che se ne fa. In particolare studiare le narrazioni dei luoghi contribuisce non soltanto alla descrizione-interpretazione della loro distintività, ma anche ad analizzare le tendenze evolutive, in quanto esito delle proiezioni collettive contenute nelle narrazioni stesse o da queste alimentate. Una geografia dei luoghi non può dunque e non deve prescindere dallo studio di queste narrazioni, analizzando forme, architetture, correlazioni semantiche e strutture argomentative, ma anche valutando la capacità generativa, intendendo con questo la capacità di concorrere alla produzione del senso dei luoghi, alla costruzione territoriale. In una visione di terzo spazio dunque l’obiettivo non é soltanto quello di rendere la comunità consapevole e partecipativa delle proprie potenzialità, ma anche di responsabilizzarla rispetto ai vincoli a cui la messa a valore di queste potenzialità deve soggiacere, per mantenere in equilibrio l’ecosistema di riferimento.
Sguardi diversi: ripensare il paesaggio e lo spazio nella terza dimensione
Bosna V.;Grumo R.;Trombetta M.
2023-01-01
Abstract
In "Una declinazione geografica degli spazi: dallo spazio vissuto alla narrazione” Rosalina Grumo afferma che nell’analisi dello spazio non vi è una separazione tra spazio percepito, costruito, vissuto e immaginato. Molta importanza è data dalle esperienze e anche dalla narrazione che se ne fa. In particolare studiare le narrazioni dei luoghi contribuisce non soltanto alla descrizione-interpretazione della loro distintività, ma anche ad analizzare le tendenze evolutive, in quanto esito delle proiezioni collettive contenute nelle narrazioni stesse o da queste alimentate. Una geografia dei luoghi non può dunque e non deve prescindere dallo studio di queste narrazioni, analizzando forme, architetture, correlazioni semantiche e strutture argomentative, ma anche valutando la capacità generativa, intendendo con questo la capacità di concorrere alla produzione del senso dei luoghi, alla costruzione territoriale. In una visione di terzo spazio dunque l’obiettivo non é soltanto quello di rendere la comunità consapevole e partecipativa delle proprie potenzialità, ma anche di responsabilizzarla rispetto ai vincoli a cui la messa a valore di queste potenzialità deve soggiacere, per mantenere in equilibrio l’ecosistema di riferimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.