Nel periodo d’internamento in provincia di Potenza, Franco Venturi riuscì a proseguire i suoi studi grazie a una fitta rete di relazioni che gli permise anche di continuare a fruire dei servizi di varie biblioteche, tra le quali la Provinciale di Potenza e la Nazionale centrale di Roma. L’analisi dei registri di lettura e di prestito delle due biblioteche ha reso evidente, oltre gli interessi e i temi di Venturi in quegli anni, il fatto che le due donne protagoniste della ricerca, Teresa Motta, bibliotecaria della Provinciale di Potenza, e Maria Perotti, seconda moglie di Adolfo Venturi, nonno di Franco, riuscirono ad assistere e a favorire con tenacia e con coraggio Venturi nelle sue ricerche. Il lavoro propone un segmento di un’analisi più ampia sul valore dello studio e della lettura e sul ruolo delle biblioteche anche nelle ore più cupe della privazione della libertà.
Da donna a donna: Teresa Motta e Maria Perotti per gli studi di Franco Venturi nel periodo di internamento (1941-1943)
Antonella Trombone
2024-01-01
Abstract
Nel periodo d’internamento in provincia di Potenza, Franco Venturi riuscì a proseguire i suoi studi grazie a una fitta rete di relazioni che gli permise anche di continuare a fruire dei servizi di varie biblioteche, tra le quali la Provinciale di Potenza e la Nazionale centrale di Roma. L’analisi dei registri di lettura e di prestito delle due biblioteche ha reso evidente, oltre gli interessi e i temi di Venturi in quegli anni, il fatto che le due donne protagoniste della ricerca, Teresa Motta, bibliotecaria della Provinciale di Potenza, e Maria Perotti, seconda moglie di Adolfo Venturi, nonno di Franco, riuscirono ad assistere e a favorire con tenacia e con coraggio Venturi nelle sue ricerche. Il lavoro propone un segmento di un’analisi più ampia sul valore dello studio e della lettura e sul ruolo delle biblioteche anche nelle ore più cupe della privazione della libertà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.