The essay analyzes the innovations introduced by the Legislative Decree n. 104/2022 (so-called Transparency Decree) in the discipline of the intermittent employment contract (articles 13-18, Legislative Decree n. 81/2015). Specifically, in order to implement the minimum require-ments in terms of transparency and predictability established by the European Directive 2019/1152/EU, art. 15 of Legislative Decree n. 81/2015, which indicates the elements that the intermittent employment contract must contain, which are accompanied by the new disclosure obligations established by Legislative Decree n. 152/1997, modified by the Transparency De-cree, has been exposed. The result was an implementation of the protections of the "on-call" worker in terms of the predictability of the working time, but at the same time a stiffening of the case ontologically designed to respond to the employer’s non-programmable needs. The interpreters have the difficult task of providing a coherent and systematic reading of the new provisions in order to coordinate the new disclosure obligations with those of a substantial nature.

Il saggio analizza le novità introdotte dal d.lgs. n. 104/2022 (c.d. Decreto Trasparenza) nella disciplina del contratto di lavoro intermittente (artt. 13-18, d.lgs. n. 81/2015). Nello speci-fico, al fine di recepire le prescrizioni minime in tema di trasparenza e prevedibilità stabilite dalla direttiva 2019/1152/UE è stato novellato l’art. 15 del d.lgs. n. 81/2015 che indica gli elementi che il contratto di lavoro intermittente deve contenere, a cui vengono affiancati i nuovi obblighi informativi previsti dal d.lgs. n. 152/1997, modificato dal Decreto Trasparenza. Ne è conseguita una implementazione delle tutele del lavoratore “a chiamata” sotto il profilo della prevedibilità del tempo di lavoro, ma al contempo un irrigidimento della fattispecie ontologicamente pensata per rispondere ad esigenze non programmabili del datore di lavoro. Agli interpreti l’arduo compito di fornire una lettura coerente e sistematica delle nuove disposizioni al fine di coordinare i nuovi obblighi informativi con quelli di carattere sostanziale.

Il contratto di lavoro intermittente tra obblighi informativi e obblighi sostanziali

carmela garofalo
2023-01-01

Abstract

The essay analyzes the innovations introduced by the Legislative Decree n. 104/2022 (so-called Transparency Decree) in the discipline of the intermittent employment contract (articles 13-18, Legislative Decree n. 81/2015). Specifically, in order to implement the minimum require-ments in terms of transparency and predictability established by the European Directive 2019/1152/EU, art. 15 of Legislative Decree n. 81/2015, which indicates the elements that the intermittent employment contract must contain, which are accompanied by the new disclosure obligations established by Legislative Decree n. 152/1997, modified by the Transparency De-cree, has been exposed. The result was an implementation of the protections of the "on-call" worker in terms of the predictability of the working time, but at the same time a stiffening of the case ontologically designed to respond to the employer’s non-programmable needs. The interpreters have the difficult task of providing a coherent and systematic reading of the new provisions in order to coordinate the new disclosure obligations with those of a substantial nature.
2023
979-12-80922-15-1
Il saggio analizza le novità introdotte dal d.lgs. n. 104/2022 (c.d. Decreto Trasparenza) nella disciplina del contratto di lavoro intermittente (artt. 13-18, d.lgs. n. 81/2015). Nello speci-fico, al fine di recepire le prescrizioni minime in tema di trasparenza e prevedibilità stabilite dalla direttiva 2019/1152/UE è stato novellato l’art. 15 del d.lgs. n. 81/2015 che indica gli elementi che il contratto di lavoro intermittente deve contenere, a cui vengono affiancati i nuovi obblighi informativi previsti dal d.lgs. n. 152/1997, modificato dal Decreto Trasparenza. Ne è conseguita una implementazione delle tutele del lavoratore “a chiamata” sotto il profilo della prevedibilità del tempo di lavoro, ma al contempo un irrigidimento della fattispecie ontologicamente pensata per rispondere ad esigenze non programmabili del datore di lavoro. Agli interpreti l’arduo compito di fornire una lettura coerente e sistematica delle nuove disposizioni al fine di coordinare i nuovi obblighi informativi con quelli di carattere sostanziale.
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