I conflitti, espressione della brutalità del pensare prima ancora che dell’agire, oggi proliferano e acquisiscono linfa all’interno delle piattaforme virtuali, basti pensare a fenomeni dilaganti quali cyberbullismo, xenofobia e hate speech, oltre alle implicazioni della Rete nel conflitto bellico in corso. In ragione di questo, appare indispensabile affrontare il tema della costruzione della pace in ottica digitale, soffermandosi sulla necessità di porre al centro aspetti chiave della cittadinanza quali consapevolezza, responsabilità e spirito critico. Le piattaforme digitali, infatti, possono altresì rappresentare una risorsa preziosa, in relazione alle possibilità di partecipazione collettiva, scambio e collaborazione tra gli utenti che queste permettono. Il sapere pedagogico è chiamato a trasformare i digital environment in contenitori di pace, riportando al centro l’umano e la dignità dell’utente quale persona, promuovendo giustizia sociale e sussidiarietà in continuità tra realtà analogica ed esperienza virtuale. In una realtà ultraveloce e iperconnessa, la pace è da intendersi secondo un’accezione nuova, dinamica e vitale, senza dimenticare che solo quando il progresso tecnologico percorre le corsie dell’umano questo può dirsi sorgente per lo sviluppo di utenti operatori di pace (Don Tonino Bello, 1997).

Giovani e adulti costruttori (digitali) di pace. Consapevolezza, responsabilità e spirito critico per edificare la pace tra online e offline

Francesco Pizzolorusso
2023-01-01

Abstract

I conflitti, espressione della brutalità del pensare prima ancora che dell’agire, oggi proliferano e acquisiscono linfa all’interno delle piattaforme virtuali, basti pensare a fenomeni dilaganti quali cyberbullismo, xenofobia e hate speech, oltre alle implicazioni della Rete nel conflitto bellico in corso. In ragione di questo, appare indispensabile affrontare il tema della costruzione della pace in ottica digitale, soffermandosi sulla necessità di porre al centro aspetti chiave della cittadinanza quali consapevolezza, responsabilità e spirito critico. Le piattaforme digitali, infatti, possono altresì rappresentare una risorsa preziosa, in relazione alle possibilità di partecipazione collettiva, scambio e collaborazione tra gli utenti che queste permettono. Il sapere pedagogico è chiamato a trasformare i digital environment in contenitori di pace, riportando al centro l’umano e la dignità dell’utente quale persona, promuovendo giustizia sociale e sussidiarietà in continuità tra realtà analogica ed esperienza virtuale. In una realtà ultraveloce e iperconnessa, la pace è da intendersi secondo un’accezione nuova, dinamica e vitale, senza dimenticare che solo quando il progresso tecnologico percorre le corsie dell’umano questo può dirsi sorgente per lo sviluppo di utenti operatori di pace (Don Tonino Bello, 1997).
2023
9788835145981
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