Il contributo intende indagare l'emergere della pittura di paesaggio in Terra d'Otranto tra fine Ottocento e avvento del fascismo come espressione del progressivo consolidarsi di un'egemonia borghese in provincia, con i suoi gusti e i suoi orientamenti in tema di consumo intellettuale e di committenza artistica. Questa dinamica si realizza in parallelo con il consolidarsi di un discorso ideologico che intende costruire, a partire da quegli anni, una specifica rappresentazione dell'identità territoriale, volta a mediare la collocazione della provincia nel più ampio contesto nazionale post-unitario e a fornire una specifica visione dei rapporti e delle gerarchie sociali di cui il paesaggismo pittorico finisce per farsi portatore.
Paesaggio, identità, pittura. Alcune considerazioni sul paesaggismo salentino
Antonio Bonatesta
2023-01-01
Abstract
Il contributo intende indagare l'emergere della pittura di paesaggio in Terra d'Otranto tra fine Ottocento e avvento del fascismo come espressione del progressivo consolidarsi di un'egemonia borghese in provincia, con i suoi gusti e i suoi orientamenti in tema di consumo intellettuale e di committenza artistica. Questa dinamica si realizza in parallelo con il consolidarsi di un discorso ideologico che intende costruire, a partire da quegli anni, una specifica rappresentazione dell'identità territoriale, volta a mediare la collocazione della provincia nel più ampio contesto nazionale post-unitario e a fornire una specifica visione dei rapporti e delle gerarchie sociali di cui il paesaggismo pittorico finisce per farsi portatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.