L'articolo analizza le problematiche relative alle competenze legislative in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali. La riforma costituzionale del Titolo V del 2001 ha, infatti, pur recependo una più moderna concezione dei beni culturali, operato una distinzione "artificiale" nell'ambito di essi che è stata fonte di non poca confusione nei rapporti tra Stato e Regioni. Si evidenzia come il riformatore costituzionale, nell'intenzione di mediare tra l'esigenza di dare un ruolo attivo alle Regioni e l'esigenza di mantenere comunque un esercizio unitario per la salvaguardia dei beni culturali, ha "creato" una discutibile separazione tra tutela e valorizzazione, funzioni che tra loro risultano difficilmente distinguibili concettualmente, contenutisticamente e perfino finalisticamente. Nel tentativo di chiarire la questione vengono esaminate le più emblematiche sentenze della Corte costituzionale e la normativa del Codice Urbani, pervenendo a ipotizzare una possibile composizione tra le competenze statali e regionali su tutela e valorizzazione dei beni culturali attraverso il principio di leale collaborazione.

Riflessioni per una "composizione" del "contrasto" fra tutela e valorizzazione dei beni culturali

Cavaliere S
2007-01-01

Abstract

L'articolo analizza le problematiche relative alle competenze legislative in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali. La riforma costituzionale del Titolo V del 2001 ha, infatti, pur recependo una più moderna concezione dei beni culturali, operato una distinzione "artificiale" nell'ambito di essi che è stata fonte di non poca confusione nei rapporti tra Stato e Regioni. Si evidenzia come il riformatore costituzionale, nell'intenzione di mediare tra l'esigenza di dare un ruolo attivo alle Regioni e l'esigenza di mantenere comunque un esercizio unitario per la salvaguardia dei beni culturali, ha "creato" una discutibile separazione tra tutela e valorizzazione, funzioni che tra loro risultano difficilmente distinguibili concettualmente, contenutisticamente e perfino finalisticamente. Nel tentativo di chiarire la questione vengono esaminate le più emblematiche sentenze della Corte costituzionale e la normativa del Codice Urbani, pervenendo a ipotizzare una possibile composizione tra le competenze statali e regionali su tutela e valorizzazione dei beni culturali attraverso il principio di leale collaborazione.
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Riflessioni per una composizione GIUSTAMM 27-8-2007.pdf

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