Lo scritto analizza la normativa sul federalismo demaniale con particolare riguardo alla disciplina dei beni culturali e alla valorizzazione di questi ultimi. Ci si sofferma sul d. lgs n. 85 del 2010, emanato per dare attuazione alla legge delega n. 42 del 2009 in materia di federalismo fiscale secondo quanto previsto nell'art. 119 Cost. e sugli aspetti problematici di tale atto avente forza di legge, le cui disposizioni non sempre sono scevri da dubbi. Si approfondiscono e si cercano di chiarire le ambiguità contenute nel decreto di cui sopra, dove, mentre in un primo momento sembra si escludano dalle alienazioni i beni appartenenti al patrimonio culturale nazionale, per altro verso, pare tracciata una "strada" che potrebbe permettere l'alienazione di parte del demanio storico-artistico attraverso il trasferimento agli enti locali. Ci si sofferma, poi, sugli accordi previsti nel decreto n. 85 che potrebbero rappresentare una valida opportunità e un modo per accrescere le potenzialità e lo sviluppo dei territori che acquisiscono i beni culturali
Federalismo demaniale e opportunita' economiche e culturali per i beni appartenenti al demanio storico-artistico trasferibili dallo Stato agli enti locali
Cavaliere S
2015-01-01
Abstract
Lo scritto analizza la normativa sul federalismo demaniale con particolare riguardo alla disciplina dei beni culturali e alla valorizzazione di questi ultimi. Ci si sofferma sul d. lgs n. 85 del 2010, emanato per dare attuazione alla legge delega n. 42 del 2009 in materia di federalismo fiscale secondo quanto previsto nell'art. 119 Cost. e sugli aspetti problematici di tale atto avente forza di legge, le cui disposizioni non sempre sono scevri da dubbi. Si approfondiscono e si cercano di chiarire le ambiguità contenute nel decreto di cui sopra, dove, mentre in un primo momento sembra si escludano dalle alienazioni i beni appartenenti al patrimonio culturale nazionale, per altro verso, pare tracciata una "strada" che potrebbe permettere l'alienazione di parte del demanio storico-artistico attraverso il trasferimento agli enti locali. Ci si sofferma, poi, sugli accordi previsti nel decreto n. 85 che potrebbero rappresentare una valida opportunità e un modo per accrescere le potenzialità e lo sviluppo dei territori che acquisiscono i beni culturaliFile | Dimensione | Formato | |
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