Il contributo indagherà su una fonte considerata solo recente- mente negli studi storico-educativi, costituita dai marchi e dai mo- delli depositati presso l’Archivio Centrale di Stato (Meda 2016), collegati alla produzione e commercializzazione di giocattoli di am- bito bellico nel secondo Novecento (Mattioni, 2017; Scarpellini, 2001). Giocattoli e attività ludiche, infatti, si presentano «come fonti ormai indispensabili per la ricerca storico-pedagogica, che si propone di riformulare l’indagine sui processi educativi e culturali e di avviare una rinnovata analisi critica degli immaginari adulti» (Montecchiani, 2021, pp. 728-729). Del resto «“il gioco della guerra” è stato da sempre uno dei giochi preferiti dall’infanzia, in quanto ha sempre mantenuto inalterato nel tempo il carattere formativo (adde- stramento alla lotta) e iniziatico (rito di passaggio all’età adulta) a esso assegnato fin dalle società primitive» (Meda, 2014, p. 64).
Giocare alla guerra fra stereotipi e rappresentazioni iconografiche: lo studio delle fonti conservate presso l’Archivio Centrale di Stato
Domenico Francesco Antonio Elia
2023-01-01
Abstract
Il contributo indagherà su una fonte considerata solo recente- mente negli studi storico-educativi, costituita dai marchi e dai mo- delli depositati presso l’Archivio Centrale di Stato (Meda 2016), collegati alla produzione e commercializzazione di giocattoli di am- bito bellico nel secondo Novecento (Mattioni, 2017; Scarpellini, 2001). Giocattoli e attività ludiche, infatti, si presentano «come fonti ormai indispensabili per la ricerca storico-pedagogica, che si propone di riformulare l’indagine sui processi educativi e culturali e di avviare una rinnovata analisi critica degli immaginari adulti» (Montecchiani, 2021, pp. 728-729). Del resto «“il gioco della guerra” è stato da sempre uno dei giochi preferiti dall’infanzia, in quanto ha sempre mantenuto inalterato nel tempo il carattere formativo (adde- stramento alla lotta) e iniziatico (rito di passaggio all’età adulta) a esso assegnato fin dalle società primitive» (Meda, 2014, p. 64).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.