Cosa ha in comune l’ontologia aptica di Jean-Luc Nancy – “il più grande filosofo del tatto, dopo Aristotele”, secondo la definizione offertane dal suo amico e sodale Jacques Derrida – con la celebre canzone Tuca tuca, che agli inizi degli anni Settanta proiettò Raffaella Carrà nel mezzo della rivoluzione sessuale e dei costumi? L’espressione francese touche-touche, proprio come il ritmo forsennato e lascivo del Tuca tuca, duplicando il contatto stesso realizza la moltiplicazione esponenziale del tocco. Il filosofo del “tocco del toccare” e la soubrette della “rivoluzione ombelicale”, celebrano, l’uno con gli strumenti discorsivi della filosofia, l’altra con la performatività del ballo, la liberazione della pulsione e del desiderio, ribellandosi a una tradizione millenaria di imbrigliamento e controllo del corpo.
Il tocco del toccare. Filosofia del Tuca tuca
Recchia Luciani, Francesca R.
2023-01-01
Abstract
Cosa ha in comune l’ontologia aptica di Jean-Luc Nancy – “il più grande filosofo del tatto, dopo Aristotele”, secondo la definizione offertane dal suo amico e sodale Jacques Derrida – con la celebre canzone Tuca tuca, che agli inizi degli anni Settanta proiettò Raffaella Carrà nel mezzo della rivoluzione sessuale e dei costumi? L’espressione francese touche-touche, proprio come il ritmo forsennato e lascivo del Tuca tuca, duplicando il contatto stesso realizza la moltiplicazione esponenziale del tocco. Il filosofo del “tocco del toccare” e la soubrette della “rivoluzione ombelicale”, celebrano, l’uno con gli strumenti discorsivi della filosofia, l’altra con la performatività del ballo, la liberazione della pulsione e del desiderio, ribellandosi a una tradizione millenaria di imbrigliamento e controllo del corpo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.