Attraverso l'analisi del concetto di professionalità emergente dai contratti collettivi applicati al maggior numero di lavoratori (15 contratti collettivi, selezionati sulla base del numero di lavoratori a cui si applicano e di altri criteri indicati), nel presente lavoro l'Autore evidenzia come le innovazioni tecnologiche non stiano producendo una rivoluzione concettuale paragonabile a quella che costituiva il quadro unico degli anni '70 sui sistemi di inquadramento del personale, a maggior ragione perché spesso i rinnovi dei contratti collettivi avvengono a distanza di tempo considerevole; il problema, dal punto di vista delle relazioni industriali, è però che la crescente differenziazione dei modelli organizzativi delle imprese potrebbe avere come effetto la revisione della disciplina della professionalità aziendale, spostando il baricentro della contrattazione collettiva verso un maggior grado di decentramento e quindi la potenziale (e pericolosa) estensione dei poteri datoriali. Infine, si discute l'effetto dell'intreccio tra tutela della professionalità nei contratti collettivi nazionali e ius variandi del datore di lavoro.
Innovazioni tecnologico-organizzative e inquadramenti nei rinnovi dei CCNL delle imprese private
Marco Barbieri
2023-01-01
Abstract
Attraverso l'analisi del concetto di professionalità emergente dai contratti collettivi applicati al maggior numero di lavoratori (15 contratti collettivi, selezionati sulla base del numero di lavoratori a cui si applicano e di altri criteri indicati), nel presente lavoro l'Autore evidenzia come le innovazioni tecnologiche non stiano producendo una rivoluzione concettuale paragonabile a quella che costituiva il quadro unico degli anni '70 sui sistemi di inquadramento del personale, a maggior ragione perché spesso i rinnovi dei contratti collettivi avvengono a distanza di tempo considerevole; il problema, dal punto di vista delle relazioni industriali, è però che la crescente differenziazione dei modelli organizzativi delle imprese potrebbe avere come effetto la revisione della disciplina della professionalità aziendale, spostando il baricentro della contrattazione collettiva verso un maggior grado di decentramento e quindi la potenziale (e pericolosa) estensione dei poteri datoriali. Infine, si discute l'effetto dell'intreccio tra tutela della professionalità nei contratti collettivi nazionali e ius variandi del datore di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.