in questo contributo emergono alcune riflessioni sul contesto urbano di Fasano tra la fine del XV e il XVIII secolo. La prima è relativa al ruolo dei Cavalieri di San Giovanni che, grazie ai porti di Santo Stefano, favorivano l’incontro di svariate correnti e maestranze con il substrato locale dando luogo a un arricchimento tecnico-costruttivo tra ingegneri e maestri di estrazione culturale differente. Quindi l’esemplare modello del Borgo di Fasanese è il risultato di esperienze condivise tra ingegneri italiani che lavoravano a Malta, maestranze locali e maestranze d’oltremare. Gli isolati del Borgo, perdurati fino agli inizi del Novecento, con la soluzione tipologica-distributiva della casa ‘alla fasanese’, sono stati promotori di una identità culturale e costruttiva tutt’oggi molto rappresentativa. Un caso? Una scelta progettuale intelligente? La casa ‘alla fasanese’ favorisce la strada come luogo di aggregazione e di incontro e privilegia l’ambiente privato del ‘sottano’ e del ‘soprano’ come luoghi della famiglia. Similmente nei palazzi nobiliari, gli ambienti di rappresentanza si rapportano con facciate scenografiche, a differenza degli ambienti privati che si affacciano sui giardini segreti. Quindi nel borgo le scelte progettuali sono state coerenti e rispettose delle esigenze degli abitanti, dando rilievo alle esigenze intime della popolazione, che solo attraverso un progetto pianificato e prestabilito possono essere realizzate.

L’urbanistica del Baliaggio di Santo Stefano a Fasano tra XV e XVIII secolo. Palazzi e case ‘alla fasanese”

Angela Diceglie
2022-01-01

Abstract

in questo contributo emergono alcune riflessioni sul contesto urbano di Fasano tra la fine del XV e il XVIII secolo. La prima è relativa al ruolo dei Cavalieri di San Giovanni che, grazie ai porti di Santo Stefano, favorivano l’incontro di svariate correnti e maestranze con il substrato locale dando luogo a un arricchimento tecnico-costruttivo tra ingegneri e maestri di estrazione culturale differente. Quindi l’esemplare modello del Borgo di Fasanese è il risultato di esperienze condivise tra ingegneri italiani che lavoravano a Malta, maestranze locali e maestranze d’oltremare. Gli isolati del Borgo, perdurati fino agli inizi del Novecento, con la soluzione tipologica-distributiva della casa ‘alla fasanese’, sono stati promotori di una identità culturale e costruttiva tutt’oggi molto rappresentativa. Un caso? Una scelta progettuale intelligente? La casa ‘alla fasanese’ favorisce la strada come luogo di aggregazione e di incontro e privilegia l’ambiente privato del ‘sottano’ e del ‘soprano’ come luoghi della famiglia. Similmente nei palazzi nobiliari, gli ambienti di rappresentanza si rapportano con facciate scenografiche, a differenza degli ambienti privati che si affacciano sui giardini segreti. Quindi nel borgo le scelte progettuali sono state coerenti e rispettose delle esigenze degli abitanti, dando rilievo alle esigenze intime della popolazione, che solo attraverso un progetto pianificato e prestabilito possono essere realizzate.
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