Prefazione al volume “Cesare Augusto Corradini (1860-1930) - Un architetto eclettico tra Italia e Montenegro - Dal Palazzo Reale di Cettigne alla Fiera del Levante di Bari”

L’opera dell’architetto Cesare Augusto Corradini (Roma 1860 – Bari 1932) merita un posto di rilievo nella storia dell'architettura del Montenegro e dell'Italia all'inizio del XX secolo. Corradini fu esponente non di poco conto dell'eclettismo accademico, visto che i termini a quo e ad quem della sua carriera professionale sono due opere “cospicue” come il Palazzo del Governo di Cettigne e la Fiera del Levante di Bari. Tra questi due estremi, una lunga serie di opere artistiche, non solo architettoniche: basti pensare alle tele dipinte per il Palazzo Fizzarotti, del quale curò l’intera decorazione interna, ed alla decorazione dell’Aula Magna dell’Ateneo barese, in cui il suo ruolo “direttivo” viene spesso trascurato dalla critica, ma è inequivocabilmente testimoniato dalla pubblicistica coeva. Nel periodo antecedente la Grande Guerra, si occupò di opere architettoniche e decorative a Bari, come la ristrutturazione dell'Hotel Cavour (1905) e la costruzione del Palazzo Fizzarotti (1906-08); nel contempo, lavorava a Cettigne (1900-12), nel periodo in cui la nuova capitale dello stato montenegrino si distingueva per l’intensa produzione architettonica, in particolar modo attraverso la costruzione delle ambasciate straniere, tra le quali spicca la corradiniana Ambasciata Russa (1900-01). Dopo il 1920 Corradini partecipò attivamente alla definizione dei processi urbanistico-architettonici del capoluogo pugliese, producendo un numero significativo di progetti dall’indiscutibile valore artistico - tra cui spiccano la non realizzata Chiesa di San Ferdinando, il Palazzo Fiat ora sede Facoltà di Lingue e Letterature straniere, il Palazzo Ingami-Scalvini - che culminano nel magnum opus della Fiera del Levante.