Dalla disamina della normativa con cui il nostro Paese ha dato attuazione alle direttive europee relative alla protezione dei dati personali in ambito penale e all’uso dei dati del codice di prenotazione a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi si rileva, parallelamente all’incremento delle misure di protezione, la pericolosa apertura verso l’utilizzo, anche nella sfera penale, dei dati trattati in forma automatizzata nonché il persistente rischio di osmosi tra l’ambito della prevenzione e quello della repressione.

Il trattamento dei dati personali in ambito penale e l’uso del passenger name record per contrastare il terrorismo e altri reati gravi

PULITO Lorenzo
2018-01-01

Abstract

Dalla disamina della normativa con cui il nostro Paese ha dato attuazione alle direttive europee relative alla protezione dei dati personali in ambito penale e all’uso dei dati del codice di prenotazione a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi si rileva, parallelamente all’incremento delle misure di protezione, la pericolosa apertura verso l’utilizzo, anche nella sfera penale, dei dati trattati in forma automatizzata nonché il persistente rischio di osmosi tra l’ambito della prevenzione e quello della repressione.
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