La "nuova" esecuzione penale minorile alla prova del fenomeno migratorio

Il d.lgs. n. 121/2018, che ha attuato la legge delega n. 103/2017, dando vita al primo ordinamento penitenziario minorile, rappresenta un indubbio passo avanti nella creazione di un sistema esecutivo differenziato e tarato sui bisogni di una personalità in formazione; tuttavia, assomiglia ancora troppo al modello ricavabile dalla legge 354 del 1975. L'auspicio è che il Parlamento rimetta mano quanto prima alla materia. Per farlo non è necessario ripartire da zero, perché tanti sono gli spunti offerti dai lavori licenziati dalle Commissioni ministeriali di studio e proposta che sono state istituite nel recente passato, che rappresentano un valido punto di partenza perché i diritti fondamentali di tutti i minorenni trovino l’effettiva promozione e perché la detenzione (intra moenia) diventi davvero la extrema ratio, possibilmente scomparendo dall’orizzonte minorile. Con essa certamente scomparirebbe anche la situazione discriminatoria di sovra rappresentazione di stranieri negli istituti penali minorili