Questioni sull'efficacia delle sentenze ecclesiastiche di nullita'matrimoniale

Una questione che ha attratto l'interesse della dottrina, di sicuro risalto anche sul piano dell'applicazione giurisprudenzia­le, è quella che riguarda l'applicabilità della legge 31 maggio 1995 n.218 («Riforma di diritto internazionale privato»), in rife­rimento alle ipotesi di delibazione delle pronunce canoniche in materia di matrimoni concordatari. La nuova normativa, sul versante del riconoscimento di atti e provvedimenti stranieri, ha introdotto importanti novità rispet­to alla disciplina anteriore. Difatti, il codice di procedura civile del 1942 muoveva da un atteggiamento di chiusura nei con­fronti della sentenza straniera, che poteva spiegare i suoi effetti nell'ordinamento purché delibata dal giudice italiano; mentre la disciplina posta dall'art. 64 della 1..218/95 muove, all'opposto, da una promessa di favore per la circolazione internazionale delle sentenze, che si concretizza nell'affermazione che la «sen­tenza straniera è riconosciuta in Italia senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento».