Da diversi anni, ormai, l’estetica ha spinto le proprie analisi al di fuori dei confini delle pratiche artistiche. Ciò è accaduto per due fondamentali motivi, il cui ordine logico e cronologico è senz’altro problematico. Il primo è relativo all’evoluzione delle arti contemporanee, il secondo, invece, allo sviluppo dell’idea e della pratica della bellezza. Questa situazione rende complicato qualsiasi discorso sul tema dell’esperienza estetica, nella molteplicità dei suoi caratteri, delle sue funzioni e dei suoi esiti. L’esperienza estetica non si configura più esclusivamente come esperienza dell’arte e, ancor meno, come esperienza del bello nell’arte, assumendo nuovi caratteri, per quanto non sempre inediti. Rientra in questo quadro anche l’intreccio tra arte, estetica e politica, tema che, nel presente contributo, non verrà analiticamente trattato ma che, attraverso riferimenti a Kant, Schiller e Rancière, ma anche all’arte pubblica e all’architettura contemporanea, troverà solo una possibile configurazione attorno alla quale, in altra sede, intendo articolare un certo percorso
Arte, estetica e politica. Spunti per un approfondimento
Giacomo Fronzi
2012-01-01
Abstract
Da diversi anni, ormai, l’estetica ha spinto le proprie analisi al di fuori dei confini delle pratiche artistiche. Ciò è accaduto per due fondamentali motivi, il cui ordine logico e cronologico è senz’altro problematico. Il primo è relativo all’evoluzione delle arti contemporanee, il secondo, invece, allo sviluppo dell’idea e della pratica della bellezza. Questa situazione rende complicato qualsiasi discorso sul tema dell’esperienza estetica, nella molteplicità dei suoi caratteri, delle sue funzioni e dei suoi esiti. L’esperienza estetica non si configura più esclusivamente come esperienza dell’arte e, ancor meno, come esperienza del bello nell’arte, assumendo nuovi caratteri, per quanto non sempre inediti. Rientra in questo quadro anche l’intreccio tra arte, estetica e politica, tema che, nel presente contributo, non verrà analiticamente trattato ma che, attraverso riferimenti a Kant, Schiller e Rancière, ma anche all’arte pubblica e all’architettura contemporanea, troverà solo una possibile configurazione attorno alla quale, in altra sede, intendo articolare un certo percorsoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.