Modernità, processo di razionalizzazione, emozioni. Ambivalenze, reali e apparenti, nel pensiero sociologico di Max Weber

In questo articolo, innanzitutto riassumerò brevemente ciò che una parte, almeno, della letteratura secondaria su Weber ha già osservato, e cioè che, evidenziando i suoi punti di forza e i suoi limiti, egli mostra un atteggiamento ambivalente nei confronti della modernità e, in particolare, del processo di razionalizzazione che la caratterizza così fortemente. Quindi, dopo aver notato che anche le emozioni fanno parte, in modo rapsodico ma non banale, del suo discorso sulla modernità e sul processo di razionalizzazione, sosterrò che le emozioni, da un lato, sono oggetto di un atteggiamento weberiano non ambivalente, ma favorevole, dall'altro, contribuiscono a confermare l'atteggiamento ambivalente di Weber verso la modernità. Agli occhi di Weber, le emozioni nella modernità sono, infatti, per lo più sacrificate sull'altare della razionalizzazione della vita, ma questo non è altro che un tributo pagato ai progressi che la modernità ha indubbiamente prodotto.