Già a partire dalla fine del XVII secolo e, soprattutto, nel corso del XVIII secolo è possibile individuare, in nuce, la formulazione significativa di quelle che saranno le linee di tendenza dell’assetto e dell’evoluzione di un quadro “urbano” che traghetterà la città di Matera all’Unità nazionale. La crescita demografica, la funzione esercitata nelle aree di pertinenza, le caratteristiche della struttura socioeconomica, attraverso nessi reciproci, attribuirono a Matera, nel corso del Settecento, una identità cittadina. Una identità fotografata dalla numerazione ostiaria del 1732 che ha permesso di consegnare un contributo alla conoscenza della Matera settecentesca, delle sue pulsioni lavorative, dei segni, seppur lievi, di una certa dinamicità socioeconomica e del suo ruolo di attrattività in termini di mobilità territoriale. Gli eventi storici successivi – gli episodi rivoluzionari del 1799, il nuovo assetto istituzionale-amministrativo del Decennio francese, la perdita del ruolo di capoluogo di provincia nel 1806 a vantaggio di Potenza, il rientro dei Borbone – faranno da sfondo alla maturazione di una coscienza civile e politica che accompagnerà la città in un lungo e articolato processo di transizione verso la modernità.

Una città lucana dall’ancien régime all’Unità d’Italia: l’identità “urbana” di Matera dal Settecento ai moti risorgimentali

A. Carbone
2022-01-01

Abstract

Già a partire dalla fine del XVII secolo e, soprattutto, nel corso del XVIII secolo è possibile individuare, in nuce, la formulazione significativa di quelle che saranno le linee di tendenza dell’assetto e dell’evoluzione di un quadro “urbano” che traghetterà la città di Matera all’Unità nazionale. La crescita demografica, la funzione esercitata nelle aree di pertinenza, le caratteristiche della struttura socioeconomica, attraverso nessi reciproci, attribuirono a Matera, nel corso del Settecento, una identità cittadina. Una identità fotografata dalla numerazione ostiaria del 1732 che ha permesso di consegnare un contributo alla conoscenza della Matera settecentesca, delle sue pulsioni lavorative, dei segni, seppur lievi, di una certa dinamicità socioeconomica e del suo ruolo di attrattività in termini di mobilità territoriale. Gli eventi storici successivi – gli episodi rivoluzionari del 1799, il nuovo assetto istituzionale-amministrativo del Decennio francese, la perdita del ruolo di capoluogo di provincia nel 1806 a vantaggio di Potenza, il rientro dei Borbone – faranno da sfondo alla maturazione di una coscienza civile e politica che accompagnerà la città in un lungo e articolato processo di transizione verso la modernità.
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