L’area del child protection rappresenta una delle più sfidanti per gli operatori del child welfare, che si impegnano nel coniugare partecipazione, riflessività e rigore professionale nei processi di decisione e tutela. Tuttavia, nel contesto italiano, gli assistenti sociali che operano nei servizi di tutela minori si trovano ad agire senza chiari riferimenti normativi inerenti alle procedure esecutive e utilizzano modalità operative di tipo esperienziale-intuitivo, piuttosto che scientifico-analitico. Richiamando l’importanza di puntare sulla partecipazione attiva e sull’empowerment degli utenti e sull’uso di adeguati protocolli operativi nel processo di decision-making, il contributo presenta una ricerca-azione finalizzata alla costruzione di una piattaforma utilizzabile dai social workers come strumento per esercitare la propria autonomia professionale con un approccio partecipato e riflessivo, ma anche rigoroso e non discrezionale. L’output del processo partecipativo, frutto della collaborazione tra ricercatori e professionisti della tutela minori, è stato articolato in un prototipo di piattaforma informatica denominato «Puzzle Puglia», che consente di tracciare il percorso che i social workers sono chiamati a strutturare per la tutela dei minori vulnerabili. Lo strumento è utilizzabile tanto per fotografare la situazione di bambini/e e adolescenti che vivono in famiglie vulnerabili, accoglienti o in strutture residenziali, quanto per valutare e monitorare i percorsi delle famiglie prese in carico e disponibili all’accoglienza. Esso sembra avere, nel complesso, buone potenzialità nel migliorare il case management nel campo della tutela minori: garantisce una struttura metodologica rigorosa al processo di assessment, al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi di presa in carico personalizzati; supporta gli operatori nel coniugare il proprio mandato di controllo e tutela dei minori con il compito di promuovere processi di empowerment relazionale volti a migliorare il benessere di nuclei vulnerabili; consente agli attori coinvolti di collaborare entro un processo di esplorazione di ipotesi, riflessione e costruzione di conoscenza, che si caratterizza per essere partecipato, trasparente, e orientato al problem solving.
Strumenti e processi di decision-making nella protezione dei minori. Coniugare partecipazione, riflessività e rigore professionale
Caterina, Balenzano
2021-01-01
Abstract
L’area del child protection rappresenta una delle più sfidanti per gli operatori del child welfare, che si impegnano nel coniugare partecipazione, riflessività e rigore professionale nei processi di decisione e tutela. Tuttavia, nel contesto italiano, gli assistenti sociali che operano nei servizi di tutela minori si trovano ad agire senza chiari riferimenti normativi inerenti alle procedure esecutive e utilizzano modalità operative di tipo esperienziale-intuitivo, piuttosto che scientifico-analitico. Richiamando l’importanza di puntare sulla partecipazione attiva e sull’empowerment degli utenti e sull’uso di adeguati protocolli operativi nel processo di decision-making, il contributo presenta una ricerca-azione finalizzata alla costruzione di una piattaforma utilizzabile dai social workers come strumento per esercitare la propria autonomia professionale con un approccio partecipato e riflessivo, ma anche rigoroso e non discrezionale. L’output del processo partecipativo, frutto della collaborazione tra ricercatori e professionisti della tutela minori, è stato articolato in un prototipo di piattaforma informatica denominato «Puzzle Puglia», che consente di tracciare il percorso che i social workers sono chiamati a strutturare per la tutela dei minori vulnerabili. Lo strumento è utilizzabile tanto per fotografare la situazione di bambini/e e adolescenti che vivono in famiglie vulnerabili, accoglienti o in strutture residenziali, quanto per valutare e monitorare i percorsi delle famiglie prese in carico e disponibili all’accoglienza. Esso sembra avere, nel complesso, buone potenzialità nel migliorare il case management nel campo della tutela minori: garantisce una struttura metodologica rigorosa al processo di assessment, al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi di presa in carico personalizzati; supporta gli operatori nel coniugare il proprio mandato di controllo e tutela dei minori con il compito di promuovere processi di empowerment relazionale volti a migliorare il benessere di nuclei vulnerabili; consente agli attori coinvolti di collaborare entro un processo di esplorazione di ipotesi, riflessione e costruzione di conoscenza, che si caratterizza per essere partecipato, trasparente, e orientato al problem solving.File | Dimensione | Formato | |
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